Domenica 6 marzo parte da Bologna (appuntamento alle 17 al Circolo Arci “La Fattoria” di via Pirandello 6) un progetto di Libera Emilia-Romagna con Cgil, Cisl e Uil, Legambiente, Anpi, Avviso Pubblico e Arci. Si tratta di “Rotte Antimafia“, una carovana-tour che attraverserà tutte le province dell’Emilia-Romagna. L’iniziativa (patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna) si concluderà in autunno.

Rotte antimafia: parte da Bologna l’iniziativa di Libera

A inizio della conferenza di presentazione, il presidente Daniele Borghi riferisce che, negli ultimi due anni pandemici, ci sono stati due fenomeni concomitanti. Da un lato, un aumento della presenza mafiosa e dei vari reati-spia che ne sono conseguenza, tra cui usura e droga, e dall’altro (sempre causa pandemia) si sono rarefatte le occasioni di incontro sociale, lasciando quindi possibilità di intervento alle organizzazioni criminose, anche nei confronti dei ragazzi, forse i più disorientati dalle varie restrizioni conseguenti al Covid.
In tale contesto, Rotte Antimafia mette in campo rotte tematiche e rotte geografiche. Una serie di appuntamenti che mettono in relazione le varie province della regione, e che siano momenti di confronto (con incontri a tema) e di socialità (con momenti artistici e culturali).

Da sottolineare che la rete al centro del progetto si è mobilitata già nell’estate del 2021, quando il cantante neomelodico Daniele De Martino (legato alla criminalità organizzata) doveva esibirsi a Sant’Agata Bolognese con le sue canzoni contro i pentiti di mafia e a sostegno della stessa. L’iniziativa è stata annullata, e – come dice Roberto Rinaldi in rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil – «risponderemo con la cultura a qualcuno che con la cultura e la musica voleva marcare il territorio».

L’intervento finale di Elly Schlein evidenzia come – per fronteggiare le mafie – occorrerà evitare qualsiasi marginalizzazione, cercando di creare sempre più ponti e occasioni di condivisione e di socialità, togliendo così di fatto spazi operativi alle organizzazioni criminali.
Infatti i tre aspetti «legalità-giustizia sociale-dignità delle persone» sono possibili solo se si evita ogni tipo di marginalizzazione, anche nei territori isolati e lontani dai grandi centri.

ASCOLTA L’INTERVISTA A DANIELE BORGHI E ELLY SCHLEIN:

Sergio Fanti