Venerdì 21 gennaio esce il primo album dei Balto, indie-rock band emiliano-romagnola, si chiama Forse è giusto così e ce lo raccontano loro in questa intervista.

Forse è giusto così è l’album d’esordio della band dei Balto, 4 ragazzi di Misano Adriatico che hanno avuto per un po’ di tempo come base Bologna. Nel 2017 era uscito il loro primo Ep E’ tutto normale. L’album contiene 9 tracce ed era pronto a febbraio 2020, la pandemia ha rimescolato le carte e il disco è rimasto nel cassetto quasi due anni.

“Forse è giusto così parla di quello che per noi allora era l’incertezza quotidiana, del nostro vivere Bologna, del nostro futuro, di cosa volessimo fare davvero nella vita.”

Il momento che stavamo vivendo era una sorta di zattera in un mare burrascoso, non si sa bene che meta avrebbe avuto e noi potevamo solo dare una direzione generale.

La scrittura delle canzoni dell’album è iniziata nel 2018, tante tracce sono poi state scartate, alcune sono state sconvolte completamente ma il risultato finale è un album indie-rock – nonostante l’ambiguità del termine – con una patina di nostalgia e voglia di rivalsa.

I Balto raccontano la vita universitaria, le difficoltà e le incertezze di un futuro prossimo che sembra aver dimenticato di sorridere, la vita dentro le proprie camere in affitto, le paure protette dai portici della città di Bologna.

I Balto sono Andrea (voce, chitarra), Marco (basso), Alberto (batteria) e Manolo (chitarra). Si uniscono musicalmente ad inizio 2017 uniti dalla passione per la musica, principalmente l’indie rock britannico – Biffy Clyro, Arctic Monkeys, The Strookes ecc. – ma con un mix di idee diverse che trovano spazio in questo interessantissimo album d’esordio.

Musicalmente la band si colloca alla grande nel filone del rock italiano che dai Ministri in poi ha trovato tanti validissimi discepoli. Se vogliamo trovare affinità li assoceremmo ai Management di Un incubo stupendo e soprattutto ai Canova, band con cui hanno suonato agli esordi.

A maggio 2020 è uscito il primo singolo tratto dall’album, Quella tua voglia di restare, seguito da Preghiera della Sera e Mac Baren.

L’album si apre prorompente con Quella tua voglia di restare, una lettera dal futuro scritta e dedicata da Andrea al padre. Un brano fortissimo che fa capire immediatamente la direzione dell’albumPreghiera della sera parla d’amore, un amore semplice e la voglia di ballare a piedi nudi, MacBaren è dedicata a Bologna, città d’adozione della band.

Le giornate da morire è l’unico featuring presente nell’album e nasce dalla collaborazione con i Cara Calma, a cui avevano aperto un concerto nel lontano 2018I nostri giorni è un brano incentrato sull’incertezza, tema che ritorna anche ne I tuoi 20 anni. Si prosegue con Il solito posto, un rifugio dalla pressione di un mondo in costante competizione.

Forse è giusto così, oltre a dare il titolo all’album, è una canzone sulla presa di coscienza che il futuro non è sempre nelle nostre mani, ma che possiamo solo dare una direzione generale. Niente di noi è al conclusione di una storia d’amore.

Il disco è stato registrato al Natural Head Quarter studio di Ferrara, prodotto dai Balto e Manuele Fusaroli insieme a Michele Guberti. Forse è giusto così esce per Pioggia Rossa Dischi in collaborazione con Schiuma Dischi.

Dopo una data a dicembre al Covo di Bologna, la band sarebbe dovuta tornare dal vivo per presentare l’album giovedì 20 gennaio al Cortile Cafè, l’appuntamento è solo rimandato.

TRACKLIST

1-  Quella tua voglia di restare
2 – Preghiera della sera
3-  Mac Baren
4 – Le giornate da morire feat. Cara Calma
5 – I nostri giorni
6 – I tuoi 20 anni
7 – Il solito posto
8 – Forse è giusto così
9 – Niente di noi

QUA SOTTO L’INTERVISTA ALLA BAND