A quattro giorni dalla nuova alluvione che ha colpito Bologna e il territorio metropolitano, il ripristino di strade e case colpite dalla furia di acqua e fango non è ancora terminato. La viabilità cittadina risente ancora enormemente delle chiusure di strade e sottopassi, soprattutto nella zona a sud, soprattutto nel quartiere Saragozza.
Sono centinaia i cittadini e le cittadine che, coadiuvate da volontari e volontarie, stanno liberando cantine, garage e marciapiedi nel capoluogo. Va peggio in provincia, dove il lavoro è ancora tanto da fare. In questo senso va l’appello della sindaca di San Lazzaro Marilena Pillati, che ha chiesto aiuto per la zona del Farneto.
Alluvione, l’appello della sindaca di San Lazzaro per i volontari
«Abbiamo bisogno di volontari – ha detto Pillati su Instagram – perché nel nostro territorio, in particolare al Farneto, ora c’è bisogno di una mobilitazione. Abbiamo mezzi per i lavori più pesanti, ma servono braccia e persone che aiutino i cittadini colpiti da questa terribile alluivione a rimuovere il fango e le cose ormai non più utilizzabili dalle loro case».
La sindaca invita però coloro che sono disponibili a compilare un modulo sul sito del Comune in modo che l’aiuto sia coordinato e organizzato.
Ai nostri microfoni Pillati racconta che la situazione è complessa perché l’area colpita è molto vasta. In alcune zone manca l’elettricità da sabato scorso e lo stesso può dirsi del gas. L’acqua corrente è stata ripristinata solo ieri. Ci sono ancora molte persone sfollate, che si sono rivolte ad amici e parenti, che non possono tornare nelle proprie case perché invase da fango e acqua. «Non sarà un’emergenza che si risolve in pochi giorni o poche settimane – osserva la sindaca – E in più il tempo torna a volgere al brutto».
ASCOLTA L’INTERVISTA A MARILENA PILLATI:
La raccolta fondi della Città Metropolitana per la popolazione colpita
La Città metropolitana di Bologna dopo i recenti eventi alluvionali che hanno colpito il territorio metropolitano bolognese, ha deciso di promuovere una raccolta fondi straordinaria in favore della popolazione colpita, attraverso lo strumento del Fondo sociale di comunità metropolitano. Le donazioni raccolte saranno messe a disposizione degli enti locali del territorio per supportare le persone che sono state colpite da frane ed allagamenti.
È possibile donare sul conto corrente: IBAN IT38 F030 6902 4771 0000 0300 304 intestato a “Città metropolitana di Bologna emergenza alluvione” con causale “Alluvione 2024”. Per donazioni dall’estero Bic Swift BCITITMM.
Il Fondo sociale di comunità “Dare per Fare” è nato nel 2020 come nuovo strumento di welfare metropolitano per far fronte ai bisogni economici e sociali delle persone, inizialmente legati all’emergenza Covid, ma successivamente utilizzato anche in occasione di calamità come l’alluvione del 2023.
Il Fondo è promosso dalla Città metropolitana in collaborazione con il Comune di Bologna e le Unioni e i Comuni dell’area metropolitana, insieme a sindacati, imprese e loro associazioni, società partecipate, Terzo settore, Fondazioni e a tutti i soggetti pubblici e privati interessati.
La Città Metropolitana cercherà di coinvolgere nella raccolta non solo i cittadini, ma anche imprese e lavoratori, ha spiegato ai nostri microfoni il Capo di Gabinetto Sergio Lo Giudice. I fondi raccolti verranno poi ripartiti tra i Comuni coinvolti dall’alluvione in base alle richieste di contributo che riceveranno dai cittadini.
«Non saranno immediati perché dobbiamo stabilire i criteri di ripartizione e capire quante risorse riusciamo a risolvere – osserva Lo Giudice – ma temo che saranno ancora una volta contributi più rapidi rispetto a quelli governativi».
ASCOLTA L’INTERVISTA A SERGIO LO GIUDICE:
La preoccupazione per il meteo: ha ricominciato a piovere
Nel territorio bolognese, intanto, aumenta la preoccupazione perché da questa mattina ha ricominciato a piovere. L’allerta diramata ieri dalla Protezione Civile è di colore arancione per la pianura bolognese e ferrarese e costa ferrarese; su pianura modenese e pianura reggiana di Po;. In particolare, si prevedono precipitazioni diffuse anche a carattere temporalesco, che potranno generare nuovi incrementi nei bacini del settore centrale della regione, già interessati dalle piene precedenti (in particolare Secchia, Panaro, Enza, Reno).