Sabato 18 ottobre si terrà una manifestazione di Forza Nuova, annunciata dal portavoce del partito Roberto Fiore, e una lectio magistralis del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Collettivi e centri sociali annunciano la loro opposizione con un corteo antifascista e anticapitalista.

Forza Nuova: centri sociali pronti a bloccare la manifestazione

Dopo la dura contestazione alle Sentinelle in Piedi e ai militanti di Forza Nuova presenti al loro fianco domenica 5 ottobre, si prepara una nuova mobilitazione per criticare la decisione del partito estremista Forza Nuova di scendere in piazza il prossimo sabato. Una rete di collettivi e movimenti antagonisti, che si firma come “Le compagne e i compagni di Bologna”, è pronta ad opporsi alla nuova provocazione e a contestare anche la presenza del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che, parallelamente, presenterà una conferenza dal titolo “Perché i tempi stanno cambiando”.

Domani, alle 20, un’assemblea pubblica aperta alla cittadinanza presso l’Aula C di via Centotrecento 18 preparerà il corteo di sabato. Come sostiene Christopher, del centro sociale Labàs, “non si tratta solo di una contrapposizione a Forza Nuova ma di allargare il discorso alle politiche di austerity, incarnate dalla presenza del rappresentante di Banca Italia, ai precari, alle vittime della crisi e alla negazione dei diritti civili”.

Il corteo si svolgerà indipendentemente dalla presenza di Forza Nuova, visto che in questi giorni la Questura sta valutando se consentire o meno la manifestazione, nonostante le dichiarazioni del sindaco di Bologna Virginio Merola, per cui le idee propagandate da formazioni dichiaratamente neofasciste “non hanno cittadinanza a Bologna”.

Gigi, del collettivo Hobo, ha spiegato che “l’antifascismo è, da un lato, una pratica quotidiana, che non va delegata o strumentalizzata dalle istituzioni di questa città, che cercano di riverniciarsi dell’antifascismo per coprire le politiche di speculazione edilizia e di sgombero degli spazi sociali che portano avanti; dall’altro l’antifascismo si ricollega alla lotta contro le politiche di austerity che vengono imposte tanto dai governi di centrodestra quanto da quelli di centrosinistra”.

E, dunque, il corteo di sabato si va a inserire nel quadro più ampio di questo autunno di lotte, già cominciato con l’occupazione di case e spazi sociali, le manifestazioni di studenti e insegnanti contro il piano Renzi per la “Buona Scuola”, e che continuerà giovedì con lo sciopero sociale indetto dai lavoratori della logistica. A ciò si aggiunge la mobilitazione europea di domenica sul tema della casa, che, con lo slogan di “Riprendiamoci la città!”, denuncerà le politiche neoliberiste di privatizzazione dei servizi e dei beni comuni.

Luigi Grifone