Nu Genea è il nome del duo composto dai musicisti e dj napoletani Massimo Di Lena e Lucio Aquilina, diventato famoso e apprezzato anche all’estero per l’eclettismo sonoro e stilistico e per le atmosfere suggestive e vivaci ispirate dalla loro musica. Il tour del loro ultimo album, Bar Mediterraneo, toccherà anche Bologna: si esibiranno all’Estragon giovedì 16 marzo.

I Nu Genea all’Estragon giovedì 16 marzo

Massimo Di Lena e Lucio Aquilina, musicisti e dj napoletani, si formano come duo nel 2014 a Berlino con il nome di Nu Guinea, ispirato alla varietà naturale della Nuova Guinea e al nome dispregiativo con cui si riferivano negli Stati Uniti agli immigrati del Sud Italia. Ora hanno raggiunto una fama considerevole, anche all’estero, hanno una propria etichetta discografica (la NG Records) e hanno cambiato il nome in Nu Genea: il riferimento è alla parola greca ‘genéa’, che significa nascita in greco, e (come hanno scritto in un post su Instagram del giugno 2021) indica “una nuova nascita nella nostra coscienza”. La loro musica è sempre stata legata all’intento di unire gli stili e le sonorità che storicamente hanno toccato il golfo di Napoli per farli rinascere ancora, in un sincretismo straordinariamente unitario e vivace.

Dopo quattro anni dal loro ultimo album, Nuova Napoli, sono tornati nel 2022 con Bar Mediterraneo. L’idea è stata quella di creare uno spazio musicale in cui si incontrano, si intersecano e si fondono voci di tanti popoli diversi, proprio come fosse un bar mediterraneo, appunto. Nell’album si riflette la vivacità, lo spirito passionale e la creatività artistica di una città come Napoli, di cui è originario il duo. Si uniscono voci e lingue diverse per creare otto brani dalla sonorità complessa ma omogenea e coerente: dalla napoletana Fabiana Martone in Tienatè, al tunisino Marzouk Mejri in Gelbi, alla francese Célia Kameni in Marechià, il singolo uscito in precedenza, nell’aprile 2021, passando poi attraverso il suono del batterista afrobeat nigeriano Tony Allen in Straniero. Vesuvio invece era un brano degli ‘E Zezi, un gruppo operaio napoletano molto popolare negli anni Novanta, cantato ora dal coro dei bambini di due classi di Barra, quartiere di Napoli, che aggiunge una connotazione tribale al disco. A La Crisi, il brano che chiude l’album, si sovrappone una poesia degli anni Trenta di Raffaele Viviani: uno spaccato della Napoli di novant’anni fa molto simile al presente.

Insomma un album in cui c’è di tutto, e tutto si fonde in un’atmosfera allo stesso tempo familiare e straordinaria, personale e straniera, omogenea e inaspettatamente varia. Dopo un lungo tour internazionale che li ha impegnati per tutto il 2022, sono tornati con un club tour per marzo 2023, che toccherà anche Bologna, il 16 marzo all’Estragon. Come un viandante in cammino, che si ritrovi a riposare e a rifocillarsi in una locanda sul mare, la loro musica riempie le orecchie e riempie il cuore. L’appuntamento l’avete: l’occasione per vivere l’esperienza di un viaggio musicale attraverso suoni insieme innovativi e intimi, in un’atmosfera vivace che arricchisce della familiarità sempre nuova di stare con le persone e tra la musica.

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