È uscito questo mese il nuovo libro della scrittrice Angela Bubba, edito dalla casa editrice Ponte delle Grazie, dal titolo “Elsa”, che costituisce un ritratto romanzesco della vita della scrittrice Elsa Morante, figura centrale nella storia intellettuale del ‘900 italiano.

Un racconto inedito della scrittrice Elsa Morante

Elsa Morante è sicuramente da annoverare tra le più grandi scrittrici, ma anche tra le personalità più importanti della cultura italiana del ‘900. Nata a Roma nel 1912, la sua vita è un’avvincente testimonianza della storia del secolo scorso. Vive sia la prima che la seconda guerra mondiale, viaggia per tutto il mondo, a fine anni ‘60 visita l’Unione sovietica e la Cina insieme alla delegazione culturale italiana, ma andrà anche in America e in India con Moravia e Pasolini, ciò testimonia anche la serie di rapporti intessuti con le figure centrali del panorama intellettuale italiano del tempo.

Questa affascinante vita viene raccontata in “Elsa”, l’ultimo romanzo di Angela Bubba, che tra l’altro ha anche dedicato alla scrittrice romana un saggio critico “Elsa Morante madre e fanciullo” con cui ha vinto nel 2016 il premio Elsa Morante per la critica. La volontà di delineare questo ritratto romanzesco è l’esito, che la stessa Angela Bubba ritiene inevitabile, di un vero e proprio amore verso l’autrice. Questo nasce a metà della sua vita, a 16 anni, quando legge “L’isola di Arturo”, che racconta tramite una commistione di elementi fantastici e realistici la crescita e la formazione di questo ragazzo, romanzo che l’autrice ritiene un’influenza fondamentale nel suo modo di vedere la vita e la scrittura.

In “Elsa” troviamo raccontato tutto l’arco di vita della Morante, ciò sicuramente ha presupposto un grande lavoro di ricerca che comprende la consultazione dell’archivio Morante presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma; la visita ai luoghi morantiani, sia le case in cui ha vissuto che i posti da lei frequentati; la lettura di tutte le sue opere, ma anche dell’epistolario della scrittrice. A questo materiale canonico si aggiunge il dialogo con amici, conoscenti e familiari ancora in vita che è stato fondamentale per riuscire ad arrivare ad un’immagine viva e ampia di Elsa Morante.

Grazie a queste testimonianze dirette, il libro è composto di aneddoti che solitamente non si trovano nelle biografie critiche. Angela Bubba ce ne ha anticipato uno, raccontato dal nipote della scrittrice, da cui dice di essere stata particolarmente illuminata, cioè il fatto che la Morante vada via di casa a 19 anni, dopo il diploma liceale, dicendo di voler seguire l’esempio di Cristo che lascia la famiglia per portare avanti la sua predicazione.

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