Ritorniamo con Eddy Anselmi alla scoperta dell’Eurovision Song Contest che sta arrivando, e che prenderà piede tra il 18 e il 22 maggio all’Ahoy Arena di Rotterdam: oggi vedremo una delle preferite del nostro critico, oltre ovviamente alla canzone porta-bandiera dei Maneskin, ossia la Norvegia.

Eurovision Song Contest: la Norvegia

Il brano è “Fallen Angel“, l’artista che l’esegue è Tix, pseudonimo di Andreas Andresen Haukeland, nato a Baerum nel 1993. Il suo nome d’arte ricorda il tic, che è per l’appunto il suo significato, essendo lui affetto da sindrome di Tourette, tanto da costringerlo a esibirsi con gli occhiali da sole; in realtà questo appellativo gli fu affibbiato dai compagni di classe che lo bullizzavano, e lui ha deciso di adottarlo sin dall’inizio della sua carriera, avvenuto nel 2013.

La canzone che porterà sul palco dell’Eurovision è quella che gli ha permesso di trionfare nel concorso di selezione norvegese allo stesso, il Melodi Gran Prix, superando la canzone della band Keiino, che al Festival del 2019 aveva fatto il pieno di televoti. Il testo, traduzione in inglese del titolo originale “Ut av mørket”, parla delle insicurezze che attanagliano il cantante nel suo tentativo di raggiungere la sua amata, che abita in paradiso e che è quindi irraggiungibile per lui, angelo caduto. All’Eurovision si esibirà, infatti, vestito da angelo, e sarà circondato da diavoletti danzanti, a sottolineare e ribadire il contenuto della canzone.

Tix è rinomato soprattutto per aver scritto nel 2015 l’inno del russ, la festa di diploma norvegese, intitolato “Sjeiken”, per aver collaborato alla realizzazione del successo internazionale “Sweet but psycho” di Ava Max, e per aver composto una canzone in dedica al Lockdown, “Karantene”. Con questo nuovo singolo, Andreas punta a diventare il quarto artista norvegese a trionfare nella competizione, a distanza di dodici anni dall’ultimo successo, quello di Alexander Rybak e del suo violino in quel di Mosca.

Un tuffo nel passato: la prima vittoria della Norvegia

Apripista della nazione scandinava, trionfatrice nell’85 a venticinque anni dalla primissima partecipazione, fu il duo Bobbysocks, composto da Hanne Krogh e da Elisabeth Andreassen, con la loro “La det swinge“. Nell’anno di esibizione di Al Bano e Romina Power, le due norvegesi si imposero nell’edizione di Gotenborg, in quello che sarà il loro unico vero successo, data anche la corta carriera, terminata dopo appena quattro anni di attività.

Quello era appunto l’anno del “sax”, utilizzato nei tormentoni estivi come “L’estate sta finendo” dei Righeira e “Frankie” delle Sister Sledge; in realtà era un suono sintetizzato che ricreava la musicalità dello strumento, ed era diventato un marchio di fabbrica di una parte di anni ’80, portato in auge proprio dalle Bobbysocks in quell’Eurovision con una canzone che faceva del richiamo al passato il suo leitmotiv, diventando l’inno delle ragazze norvegesi in vacanza in Inghilterra.

Luca Meneghini

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