L’emergenza abitativa deve restare tale. È questo, secondo Asia Usb, il messaggio lanciato dal Comune. Per l’occupazione di via Irnerio 13 sembra sfumare il progetto di regolarizzazione, dal momento che la proprietà chiede il pagamento di 40mila euro di utenze e il Comune non intende accollarsi la spesa. Il sindacato di base: “Con gli interventi di emergenza Palazzo D’Accursio spende molto di più”.

Via Irnerio 13 è la dimostrazione palese di una scelta che il Comune porta avanti e che noi denunciamo da tempo: quella di sprecare fondi per mantenere le persone in una condizione di emergenza continua”. Asia Usb accusa il Comune di Bologna di non voler risolvere con una regolarizzazione la situazione nell’occupazione dell’immobile di proprietà del Sant’Orsola.
In Via Irnerio 13 vivono 17 nuclei familiari, per un totale di 50 persone che per qualche giorno hanno intravisto la possibilità di regolarizzare la propria posizione.
Nel corso della trattativa, che ha visto la partecipazione dell’Amministrazione comunale, l’azienda Sant’Orsola ha aperto a questa possibilità. Per dare inizio alle trattative però la proprietà ha posto come condizione il risarcimento dei costi vivi relativi al periodo di occupazione, nella cifra di circa 40mila euro, da versare in tempi brevi.

“Chiaramente la cifra chiesta in cambio è impossibile da sostenere per gli inquilini che hanno occupato – spiega Federico Orlandini di Asia Usb – per questo abbiamo chiesto l’intervento del Comune. Ma l’Amministrazione non ha voluto darci una risposta, in virtù di una chiara volontà politica. Quella di non riconoscere ai percorsi di lotta e occupazione di rappresentare una possibile soluzione“.
A sostegno di questa accusa, Orlandini sottolinea il fatto che al Comune la gestione dell’emergenza abitativa che si presenterebbe se i 50 occupanti fossero costretti ad abbandonare lo stabile costerebbe in un solo mese i 40mila euro che oggi potrebbero risolvere definitivamente la situazione.

“La stessa assessore Frascaroli ha ammesso che queste sono scelte politiche – continua Orlandini – dimostrando che il Comune è disposto a sprecare più soldi in progetti di assistenza e gestione dell’emergenza abitativa piuttosto che regolarizzare la posizione degli occupanti. La politica di spendere tantissimi soldi per mantenere le persone in una situazione di precarietà abitativa e di emergenza continua non è una novità, ma una fatto che abbiamo sempre denunciato. La gestione di Via Irnerio ne è la rappresentazione palese“.

Anna Uras