Con due distinte e coordinate operazioni nella distrazione agostana, le forze dell’ordine hanno sgomberato il centro sociale Làbas e il Laboratorio Crash. In via Orfeo caricati e allontanati i manifestanti pacifici, seduti a terra davanti all’ingresso. ASCOLTA LE CORRISPONDENZE.

Sgomberi: Crash e Labas rimosse con la forza

Approfittando della città svuotata, la Questura di Bologna ha deciso ed agito una nuova ondata di sgomberi in città. Con due operazioni contemporanee, le forze dell’ordine hanno sgomberato due dei centri sociali più grandi e attivi in città: il Laboratorio Crash di via della Cooperazione e il centro sociale Làbas di via Orfeo 46.
Le operazioni hanno preso alla sprovvista tutti poiché, dopo il grande sgombero dell’occupazione abitativa dell’ex-Telecom e di quella di via De Maria, le acque parevano calmarsi.

La notizia di un possibile sgombero di Làbas era circolata ieri sera. Attiviste e attivisti si sono riuniti in assemblea ed hanno lanciato in serata un appello per un presidio alle 5.30 di questa mattina, con tanto di colazione resistente e nella speranza che si trattasse di un falso allarme.
Così non è stato, perché attorno alle 6.40 le prime camionette della celere hanno iniziato a confluire su via Orfeo, posizionandosi alle estremità della via in modo da isolarla. Un cordone di polizia e camionette bloccava l’accesso all’angolo con via Borgolocchi, un secondo da piazza del Baraccano.

Il presidio solidale si è posizionato all’esterno del cancello dell’ex-caserma Masini, da cinque anni sede di Làbas. I manifestanti si sono seduti a terra davanti al civico 46, dando vita ad una forma di resistenza passiva. Per decine di minuti le forze dell’ordine non sono intervenute, ma nel frattempo hanno tentato di sfondare gli accessi laterali e retrostanti, in particolare su via Santo Stefano, del centro sociale.
Pochi minuti prima delle 8.00, però, è arrivato l’ordine: la celere ha caricato, spintonato e trascinato via di peso le persone sedute a terra, tagliandole fuori dall’accesso al centro sociale e spostandole in piazza del Baraccano.

Dall’interno alcuni attivisti hanno tentato di rallentare l’avanzata delle forze dell’ordine appiccando fuochi ad alcuni covoni di paglia. Per questo è stato richiesto l’intervento dei vigili del fuoco.
Alle 8.30 circa tutti gli attivisti sono stati fatti uscire e la struttura è stata definitivamente sgomberata.
Lavoro più semplice, invece, quello delle forze dell’ordine in via della Cooperazione, sede del Laboratorio Crash. Nessun attivista si trovava all’interno della struttura e le operazioni di sgombero sono risultate più semplici e veloci.

ASCOLTA TUTTE LE CORRISPONDENZE:
La prima corrispondenza di Francesca, attivista di Làbas:

La corrispondenza della nostra inviata Giulia Pozzi:

La seconda corrispondenza di Francesca, attivista di Làbas:

La corrispondenza del nostro inviato Cristiano Capuano: