Inesattezze, dicriminazioni e pubblicità. Questo viene contestato dall’associazione ai test per il concorso pubblico degli insegnanti. E per questo con altre 44 associazioni è stata inviata una lettera di diffida al Ministero dell’Istruzione.

Domande errate, fuorvianti, discriminatorie e piene di pubblicità. Il concorso per gli insegnanti ha scatenato anche le critiche del mondo del Free Software che ha analizzato i quiz di “competenza informatica“.

Dopo l’analisi 44 associazioni insieme per un totale di più di tre mila cittadini hanno inviato una lettera di diffida al Ministero dell’Istruzione affermando che l’insieme delle domande che dovrebbero riguardare la cultura informatica “risulta essere a tratti fuorviante, scritto con linguaggio improprio, con numerosi errori. Ma, soprattutto, il set di domande quasi nulla ha a che fare con la valutazione del grado di “cultura digitale” dei candidati e comunque è discriminatorio dal punto di vista tecnologico ed in particolare nei confronti degli utenti di software libero“ come viene scritto nella diffida.

Autori e autrici della diffida rimangono in attesa di una risposta da parte del Ministero, che non dovrebbe tollerare l’inserimento di messaggi pubblicitari in tutto ciò che riguarda la scuola pubblica e i suoi organi di rappresentanza, proprio per merito di una sua propria circolare.