Dal 2 al 5 dicembre torna in presenza BilBOlBul, il festival internazionale di fumetto di Bologna, con un ricchissimo programma che fa il punto sul fumetto di ieri e di domani.
Si inizia con il grande convegno sui 20 anni di graphic novel con Igort, Ratigher, David B., Fumettibrutti, Vanni Vinci, Paolo Bacilieri e tanti altri autori e docenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.

La storia del grapich novel nel programma di BilBOlBul

Sono due le ricorrenze che verranno festeggiate quest’anno: i 15 anni di BilBOlBul e i 20 anni di graphic novel in Italia, ricorrenze riconosciute anche a livello istituzionale. L’associazione culturale Hamelin, organizzatrice del festival, è infatti vincitrice del bando “Promozione Fumetto 2021” della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, un’importante conferma che si traduce in un convegno a cura dell’Accademia di Belle Arti di giovedì 2 dicembre alle ore 9.00, in cui si cercherà di tracciare un bilancio del fumetto italiano tra passato e futuro.

Sulla stessa scia troveremo l’installazione “Le città hanno gli occhi”, a cura del collettivo di videomaker Lele Marcojanni. Si tratta di una mappa del rapporto tra Bologna e i suoi fumettisti, attraverso il racconto delle persone che hanno segnato l’evoluzione del fumetto in città. L’inaugurazione è venerdì 3 dicembre ore 16.30 al DAS Dispositivo Arti Sperimentali (via del Porto 11/2), che quest’anno diventa il cuore del Festival ospitando moltissimi incontri e un bookshop speciale dedicato alle migliori autoproduzioni internazionali.

Ma l’edizione di BilBOlBul guarda anche al futuro, in particolare ai talenti di domani. In questo solco troviamo “Invisible Lines”, progetto co-finanziato dal Programma Europa Creativa dell’Unione Europea, all’interno del quale 12 artisti under 30, selezionati tra quasi 400 candidature da tutta Europa, hanno affrontato un viaggio di formazione in tre tappe – Italia, Francia e Repubblica Ceca – sotto la guida di tre maestri del fumetto come Stefano Ricci, Juraj Horváth e Yvan Alagbé. L’obiettivo ambizioso era quello di disegnare l’invisibile nelle sue più diverse diramazioni: i segni del tempo sul paesaggio, i confini e le migrazioni, il mistero del quotidiano.
Le opere create da Clara Chotil, Omar Cheikh, Bim Eriksson, Lode Herregods, Lucie Lučanská, Katarzyna Miechowicz, Mia Oberländer, Lisa Ottenburgh, Elena Pagliani, Léopold Prudon, Marco Quadri, Barbora Satranská saranno esposti nella mostra “Invisible Lines. Landscapes, borders, revelations”.

In mostra sarà anche la giovane fumettista è ZUZU, che a BilBOlbul porta “Giorni felici”. L’esposizione è ospitata e curata da Squadro Stamperia Galleria d’Arte (via Nazario Sauro 27/b, apertura speciale giovedì 2 dicembre ore 20.30) ed è dedicata all’omonimo libro edito da Coconino Press – Fandango, Storia di una ragazza in bilico tra la tentazione di annullarsi nell’amore e la paura di perdere se stessa.
Diversi gli spazi dedicati anche agli esordienti, che presentano i loro libri insieme a grandi nomi, ma sono presenti anche in esposizioni in diversi spazi della città, come Parsec (via del Porto 48c/d) o FactoryBo (via Castiglione 26).

Un festival internazionale

BilBOlbul rafforza la dimensione internazionale con quattro ospiti d’onore, cui saranno dedicati altrettanti “Ritratti d’autore” al DAS: Frederik Peeters, autore del manifesto di BilBOlbul 2021, Anders Nilsen, Antoine Cossé e Gabriella Giandelli.
Internazionale è anche lo sguardo alla produzione che arriva da nazioni lontane dalle tradizioni canoniche del fumetto. Ad esempio il collettivo Uhuru Republic, che coinvolge oltre 30 artisti visivi, fumettisti e musicisti da Italia e Tanzania arriva a Bologna con la mostra “Welcome to Uhuru Republic”, a cura di Collettivo Franco, che inaugura giovedì 2 dicembre alle ore 19.30 (via Mascarella 24, interno 4). Il pubblico del festival può partecipare all’allestimento della mostra grazie a due workshop di serigrafia con l’artista Safina Kimbokota in programma sabato 27 e domenica 28 novembre alle 15. Domenica 5 dicembre, invece, Paul Gravett, uno dei più importanti critici europei, porta uno sguardo sulle tendenze più interessanti del fumetto internazionale nell’incontro “Fumetti dal mondo” (ore 10.30, Accademia di Belle Arti).

Nel ricchissimo programma trovano spazio anche riflessioni sulle condizioni di chi fa fumetto oggi in Italia, ma anche quelle sul rapporto tra corpo e fumetto e la contaminazione con l’animazione. Senza dimenticare BBB Kids, i laboratori per i più piccoli.
Gli appuntamenti principali di BilBOlbul 2021 saranno disponibili anche in streaming su www.bilbolbul.net dove, dopo la conclusione del Festival, si potrà accedere all’archivio video di tutti gli incontri.
Per accedere in presenza a BilBOlbul non è necessaria la prenotazione. Gli ingressi alle mostre sono gestiti in base alle regole e alla capienza massima consentita dai singoli spazi. L’ingresso agli incontri è libero fino a esaurimento posti. Per accedere a mostre è incontri è obbligatorio mostrare il Green Pass in formato digitale o cartaceo all’ingresso.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD EMILIO VARRÀ, PRESIDENTE DI HAMELIN: