Una nuova edizione con un nuovo tema e una nuova location principale: il Future Film Festival torna a Bologna (15-19 novembre) e a Modena (24-26 novembre) con molte novità in cantiere. «È un festival che ha una storia a Bologna, dal 2021 si svolge sia a Bologna che a Modena ed è caratterizzato dall’approfondimento sul cinema d’animazione, gli effetti visivi e tutto quello che è digitale all’interno dei film» ricorda la direttrice artistica Giulietta Fara.

Torna a Bologna il Festival Internazionale di cinema d’animazione e nuove tecnologie

Future Film Festival è il primo festival italiano dedicato ai film d’animazione, VFX (visual effects) e alle media arts prodotto da Rete Doc, il più grande network cooperativo di professionisti dell’industria culturale e creativa.

Per questa 23esima edizione la manifestazione si trasferisce, a Bologna, negli spazi di DumBO, un ambiente che è da tempo casa di vari progetti artistici sperimentali. A Modena invece la manifestazione riprende quota in stretta collaborazione con lo Smart Life Festival: in programma l’hackathon al Laboratorio Aperto, ex centrale elettrica rinata a nuova vita, e le proiezioni e altre attività al Cinema Astra.

Il tema scelto quest’anno – “Be Kind, Remake” – evidenzia il legame con gli spazi interdisciplinari, sperimentali e collettivi che sono alla radice del festival fin dai suoi esordi: si parla di cinema handcrafted, fatto a mano, nel segno di Michel Gondry. Esattamente quindici anni fa il regista, con il suo capolavoro “Be Kind Rewind”, ha dato nuova linfa al mondo del cinema “sweded”, in francese suédé: remake di popolari blockbuster realizzati con budget limitati, povertà di mezzi, recitazione e strumenti amatoriali.

Una sala di DumBO, attrezzata con monitor e strumentazioni varie, sarà dedicata ad accogliere numerosi stand, workshop e proiezioni legati al tema. In particolare, prenderà il via una rassegna con titoli provenienti dal Sweded Film Festival of Palm Beach, la principale manifestazione del settore. In uno spazio dedicato sarà poi lo stesso pubblico a potersi cimentare nell’arte del cinema handmade, con un laboratorio dedicato alla creazione da zero di un cortometraggio personale.

Tra i tantissimi appuntamenti troviamo in apertura del festival il 15 novembre la première del lungometraggio “Slide” di Bill Plympton. Plympton è un animatore americano che disegna ogni fotogramma della maggior parte dei propri film animati a mano e senza l’aiuto di nessuno, venendo così definito l’ultimo animatore indipendente americano. L’autore venerdì 17 terrà una masterclass in cui racconterà come ha realizzato il suo film.

L’immagine del festival è stata affidata quest’anno a Josè A. Hernandez, fotografo e artista che da anni sperimenta con le nuove tecnologie. Hernandez ha creato il manifesto della rassegna grazie all’intelligenza artificiale Midjourney, mostrandoci in questo modo la possibilità di una collaborazione tra la creatività umana e gli algoritmi.

Infine, tra i focus scelti quest’anno dalla rassegna ampio spazio verrà dato al Portogallo, paese oggi in forte crescita nel mondo dell’animazione. Al festival saranno presenti importanti esponenti di questa corrente del cinema, come Bap Animation Studio, Regina Pessoa, regista e animatrice, e il collettivo Cola Studio.

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