Dopo aver denunciato pressioni e minacce da parte di alcuni costruttori per lo stop alla “Colata di Idice” e dopo le apprensioni di alcuni consiglieri comunali per le conseguenze del voto, il sindaco di San Lazzaro Isabella Conti si dice fiduciosa che la maggioranza la sosterrà.
“I consiglieri comunali sono persone coscienziose ed è giusto che vogliano informarsi su tutti gli aspetti, anche legali, di questo importante provvedimento. Perciò sono fiduciosa che mi sosterranno”. Risponde così Isabella Conti, sindaco di San Lazzaro, all’allarme riportato da alcuni quotidiani sulle preoccupazioni di alcuni consiglieri comunali della maggioranza per le conseguenze individuali che un voto favorevole alla decadenza del Poc, in particolare all’ormai noto progetto della “Colata di Idice“, potrebbe portare.
La prima cittadina di San Lazzaro di Savena è passata alle cronache per aver denunciato pressioni e minacce ricevute da alcuni costruttori del progetto urbanistico che ha bloccato per inadempienze sulle fideiussioni degli stessi soggetti attuatori, al punto da essersi guadagnata sulla stampa l’appellativo di “sindaco anti-cemento”.
“Io ho fatto solo il mio lavoro, come ogni amministratore che ha a cuore il bene comune fa”, continua a ripetere Conti, che non vede nel suo provvedimento tratti di particolare eroismo. “Semmai questa vicenda ci dice molto sul bisogno di raccontare il lavoro di buoni amministratori”.
Quanto alle preoccupazioni dei consiglieri, Conti sottolinea che in queste settimane sono circolate voci di una richiesta di danni a loro carico, che secondo le cooperative in cordata nel progetto ammonterebbero a 20 milioni di euro. “Chiunque può volersi rivalere sul Comune – osserva il sindaco – bisogna vedere però se le loro ragioni verranno ritenute fondate. Io su questo sono tranquilla, ho studiato il caso più volte con i legali dell’Ente e abbiamo ravvisato l’inadempienza degli attuatori che ha portato al provvedimento di decadenza del Poc”.
Il sindaco afferma di aver affrontato più volte la questione con i propri consiglieri e che il mese di gennaio servirà per svolgere ulteriori approfondimenti, in modo che i consiglieri comunali potranno votare avendo chiari tutti gli aspetti della vicenda e valutare con serenità.
Nessun tentennamento o fronda contro la sua decisione, quindi, ma una legittima richiesta di approfondimento.
“Certo è – ammette Conti – che non mi sarei mai aspettata una vicenda come questa nella mia azione amministrativa e auguro ad altri amministratori di non dover vivere magoni come questo”.