Terminato lo scrutinio dei voti che ha assegnato la vittoria delle regionali in Emilia-Romagna a Michele De Pascale del centrosinistra e calcolati anche i voti per ciascuna lista a sostegno dei candidati, l’ultimo tassello dello spoglio è stato la conta delle preferenze per le candidate e i candidati. E anche in questa tornata elettorale, come era successo nel 2020 con Elly Schlein, la più votata è una donna. Si tratta di Isabella Conti, ex sindaca di San Lazzaro, che ha collezionato 19.414 preferenze risultando la candidata più apprezzata.
Regionali Emilia-Romagna, il primato dei consensi personali è delle donne
La doppia preferenza rispettando la parità di genere, introdotta qualche anno fa, sembra essere stata una decisione dirimente per sbloccare finalmente la partecipazione femminile alla politica attiva. E il risultato è che, indipendentemente dagli schieramenti, le donne sono spesso le candidate preferite dall’elettorato nelle preferenze indicate sulla scheda.
Nel Pd, oltre a Isabella Conti, la seconda più votata è ancora una donna, Irene Priolo, prima vicepresidente della Regione e poi presidente facente funzioni quando Stefano Bonaccini è stato eletto in Europa. Priolo ha ottenuto 16.818 preferenze.
Anche in AVS la più votata è una donna, Simona Larghetti, che ha collezionato 2972 preferenze piazzandosi davanti ai colleghi di lista Trande (2290) e Burani (1640).
Il primo posto per preferenze delle donne riguarda anche il centrodestra, in particolare la capogruppo uscente di Fratelli d’Italia, Marta Evangelisti, che ha raccolto 15.928 voti personali.
Sopra le 10mila volte in cui l’elettorato ha scritto il loro cognome ci sono anche Elena Carletti e Maria Costi del Pd, che saranno consigliere regionali rispettivamente di Reggio-Emilia e di Modena.
Isabella Conti la più votata: «Siamo in un’epoca in cui serve un rapporto di cura»
«In questa tornata elettorale hanno votato più donne che uomini». È la constatazione della neo-consigliera regionale Isabella Conti, che è appunto la più votata in assoluto. L’ex sindaca di San Lazzaro afferma di aver sentito tanta fiducia nelle persone e di vivere questo risultato con un grande senso di responsabilità.
In merito all’affermazione sua e di altre donne di diverse liste politiche, Conti riflette sulla partecipazione politica, ma anche sociale delle donne alla vita pubblica: «Sulle donne noi ci giochiamo gran parte del futuro politico e della coscienza e consapevolezza collettiva da qui ai prossimi anni – rimarca – Viviamo in un momento storico in cui è importante saper generare un rapporto empatico, di cura e in questo le donne sono molto capaci».
Quanto alle battaglie che porterà avanti in Regione, oltre al tema ambientale che è stato al centro anche del suo operato nel precedente ruolo istituzionale con lo stop alla “colata di Idice”, Conti afferma di voler lavorare molto sul welfare. Tra la sue proposte c’è l’assistenza psicologica per i ragazzi fino a 26 anni ad accesso libero e le politiche per l’infanzia, «per rendere le donne libere di poter scegliere di avere un figlio senza sentirsi di dover caricarsi da sole tutto il peso economico di questa scelta e gli impatti sul lavoro».
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