Ebbene, dopo una serie di spoiler e dicerie comparsi sui cartelloni a Milano e sui social network, Ghali torna in scena questo venerdì 1 dicembre, con un album che rievoca i tratti delle canzoni trap del 2016 che lo hanno portato al successo.
Così come Sfera Ebbasta, che ha pubblicato da poco il suo nuovo album X2VR, come il titolo di un suo pezzo iconico del 2016, anche il rapper tunisino intitola l’imminente disco Pizza Kebab vol.1, riprendendo una sua canzone pubblicata nel 2017. Così anche Ghali decide di indirizzare la sua nuova produzione verso il suo stile passato, unendosi a quella che viene chiamata wave nostalgica della musica trap italiana.
Il successo del passato
Perchè sempre più rapper della scena italiana scelgono di ritornare alle origini? È proprio così: le produzioni della maggior parte dei trapper più famosi in Italia tendono a riproporre lo stile da cui ha avuto inizio il loro grande successo. Questo perchè dal 2010 (culminando nel 2016), quando hanno debuttato le prime canzoni del culto trap in Italia, è stato un vero e proprio periodo di svolta: in pochissimo tempo sono emersi decine di interpreti di un genere totalmente nuovo sulla scena musicale. In realtà la musica trap nasce come sottogenere dell’hip hop tra gli anni ’90 e 2000 negli Stati Uniti, ma solo intorno al 2010 comincia a diffondersi anche in Europa. Tra i protagonisti italiani di questa categoria ci sono: Sfera Ebbasta, Ghali, Guè Pegueno, Marracash, Izi, Tedua e Capo Plaza. Loro e molti altri hanno contribuito a una diffusione massiva della trap, tanto che oggi è uno dei generi più ascoltato tra i giovani.
Tuttavia, non tutti i rapper sono riusciti a mantenere il grande impatto che avevano suscitato nelle nuove generazioni con le loro prime canzoni. Questo probabilmente è dovuto al fato che spesso i grandi artisti, una volta raggiunto il successo tendono a voler aumentare sempre di più la loro popolarità, e quindi orientare la loro attività verso una logica del profitto: creare brani che possano piacere al maggior numero di persone in modo da massimizzare gli ascolti e i guadagni. Putroppo questa strada però, potrebbe oscurare la vera personalità artistica del cantante. Questo è quello che ad esempio è stato detto di Ghali: la sua prima produzione musicale – come l’album Lunga Vita a Sto – è quella che più ha rappresentato un genere di nicchia, con tratti musicali tipici della trap, e con argomenti taboo come quelli del razzismo e della delinquenza, in riferimento ai gruppi sociali di extracomunitari cresciuti in Italia. Invece, le uscite più recenti – come il singolo Good Times – hanno significato un avvicinamento del rapper a uno stile mainstream/commerciale non più trasgressivo e profondo.
Cosa apettarsi
Pizza Kebab vol 1, si rivolge ad un pubblico internazionale, e presenterà un “susseguirsi di tracce ritmate e melodiche, introspettive e ultraespressive: diamanti grezzi che brillano al buio dei tempi in cui viviamo”. L’artista da un post su instragram di Sto Records, la sua etichetta discografica, è fiero e grato della sua creazione, e i fan sono impazienti di scoprirla.
Eleonora Gualandi