Asia-Usb, l’Associazione 3 febbraio e un gruppo di rifugiati ancora presenti nel centro, hanno deciso di rimanere nella struttura anche dopo la scadenza del termine dell’Emergenza Nord Africa. Gli occupanti hanno passato la notte nella struttura e questa mattina si è scolto l’incontro con l’Aps per trovare una soluzione per la settantina di profughi senza tetto.

L’ultimo gruppo di rifigiati è rimasto nella struttura con il supporto del sindacato di base degli inquilini. L’occupazione è stata funzionale per ottenere un incontro con la Croce Rossa, associazione che ha gestito l’accoglienza dopo che il governo ha indetto l’emergenza per i profughi provenienti dalla Libia durante la primavera araba.

In questo modo è stato bloccato il processo di smantellamento della struttura d’accoglienza, iniziato il 28 febbraio, termine ultimo stabilito dal Governo per l’emergenza. Un fatto analogo era già accaduto nei giorni scorsi a Firenze, sempre in una struttura adibita alle stesse funzioni negli ultimi due nni.

Questa mattina Asia-Usb e una delegazione degli occupanti ha incontrato presso il Comune di Bologna l’ASP Poveri Vergognosi per trovare una soluzione ai problemi sottolineati dai profughi coinvolti nell’Emergenza Nord Africa tramite la loro occupazione. Sono emersi degli spiragli per una soluzione provvisoria che prevederebbe l’assorbimento di alcuni migranti nel Piano Freddo del Comune o comunque il permesso per poter rimanere temporaneamente nello stabile occupato.

Intanto Asia-Usb ha indetto un presidio per mercoledì 6 alle 15 davanti in Piazza Maggiore, davanti al Comune, per sottolineare come “di fronte alla enorme emergenza di questi giorni, all’imminenza della fine del piano freddo, dei numeri allarmanti degli sfratti, rischiamo di avere una città con centinaia di posti vuoti e migliaia di persone in mezzo alla strada”. La protesta prenderà vita in contemporanea all’incontro che dopo un mese Asia-Usb avrà con alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale riguardo la questione della Caserma Sani.

Il sindacato di base degli inquilini sta ancora portando avanti il presidio permanente, cominciato il 27 gennaio, di fronte all’ex Caserma Sani in via Ferrarese. “Ricordiamo che questa area contiene diversi stabili di cui alcuni immediatamente riutilizzabili a fini abitativi, a condizione che si metta fine immediatamente allo stato di degrado e abbandono in cui versano” afferma Asia-Usb in un comunicato.