Risultano dispersi 400 migranti che viaggiavano a bordo di una imbarcazione capovoltasi al lago delle coste libiche. Sono più di ottomila i migranti salvati da marina e guardia costera italiane negli ultimi giorni. Il ministero dell’Interno si è attivato per far assicurare l’accoglienza dei migranti appena sbarcati. Ma Save the Children accusa: “è emergenza accoglienza”.
Mancano all’appello 400 persone che viaggiavano su di un’imbarcazione capovoltasi al largo delle coste libiche. A diffondere ieri la notizia è stata l’ong Save the Children, confermata oggi dall’Onu. “Secondo le primissime testimonianze, che abbiamo raccolto al porto, sull’imbarcazione c’era un gruppo di circa 550 persone, ed essendo i superstiti 145, stiamo parlando di possibili 400 vittime”, testimonia ai nostri microfoni Michele Prosperi di Save the Children.
Sarebbero inoltre più di ottomila i migranti salvati negli ultimi giorni dalla marina e dalla guardia costiera italiana. Migranti per cui il ministero dell’Interno, tramite una circolare inviata a tutti i prefetti, ha subito richiesto la disponibilità di varie strutture distribuite su tutto il territorio nazionale per dare accoglienza ai richiedenti asilo.
Per le oltre ottomila persone che hanno toccato il suolo italiano nell’arco delle ultime ore, la Commissione Ue ha dichiarato che anche l’Europa è pronta a fare la sua parte per sostenere ed assistere l’Italia e gli altri stati membri più colpiti. “Di recente abbiamo offerto supporto finanziario d’emergenza ad alcuni stati membri – evidenzia il commissario all’Immigrazione Dimitris Avramopoulos – e siamo pronti a farlo ancora, in futuro, se sarà necessario”. Ma “ciò che era stato promesso dall’Europa, da Barroso e dal governo italiano nell’ottobre del 2013, dopo naufragi tremendi, in realtà non si è realizzato. Si era detto ‘non accadrà mai più’, ma quaest’anno contiamo un numero di vittime maggiiore rispetto all’anno scorso”, continua Prosperi.
Oltre infatti alla cosiddetta “emergenza profughi” – anche se l’arrivo di migliaia di disperati sulle nostre coste era tutt’altro che imprevisto – Save the Children parla più che altro di ‘emergenza accoglienza’: “le strutture non sono utilizzate in modo sistematico, perchè mancano procedure certe, per cui si è fatto troppo poco, e continua ad essere un approccio emergenziale e non sistematico“, conclude Prosperi”, mentre la ong denuncia come “Servono immediatamente altri 6500 posti da destinare ai nuovi arrivati.
Inoltre, secondo l’Alto Commissariato dell’Onu per i Rifugiati (Unhcr) non è stato fatto abbastanza per salvare i migranti che cercano di attraversare il mar Mediterraneo per arrivare in Europa. Rispetto ad un anno fa il numero di profughi è in aumento, passando da 20.705 a 21.122. E la situazione appare, come conferma Save the Children, sempre più preoccupante.