Il centro sociale e culturale Villa Paradiso non vuole che l’esperienza sulla via Emilia finisca con un sentimento di tristezza e di rabbia, ma con un “ultimo valzer” che in tre giorni sintetizzi per difetto quella che è stata l’intensa attività degli anni di gestione della casa di quartiere.
Per questa ragione dal 6 all’8 giugno presso lo spazio ci sarà una festa, definita appunto “Ultimo valzer a Villa Paradiso” con tanti ospiti, presentazioni, dibattiti, musica e spettacoli.

Villa Paradiso chiude in festa con un “ultimo valzer”

È lo stesso presidente dell’associazione che ha gestito la casa di quartiere, Maurizio Sicuro, a spiegare che la tre giorni è stata organizzata per «chiudere in bellezza».
Il lascito che Villa Paradiso ha voluto riservare ai cinquecento soci e ai frequentatori del centro sociale e culturale non è dunque quello della tristezza o della rabbia per le ragioni che hanno portato all’epilogo.
Tutto è nato dagli screzi con l’Amministrazione comunale, cominciati nel gennaio del 2024 con la questione del film russo “Il Testimone”, la cui proiezione era in programma a Villa Paradiso. Il Comune diffidò i gestori della casa di quartiere dal proiettare la pellicola, considerata di propaganda e la vicenda diventò un caso cittadino.

Le scintille con l’Amministrazione non finirono, ma si ripresentarono con altre iniziative che Villa Paradiso voleva ospitare, ma che la giunta comunale ha tentato di censurare.
Da lì la rottura di un rapporto certificata dal piano comunale di riorganizzazione delle case di quartiere, occasione che portò Lepore e la sua giunta a scegliere «una diversa destinazione» per lo spazio su via Emilia Levante, nonostante nel Quartiere Savena vi fossero altri spazi comunali abbandonati o poco utilizzati.
Come spesso accade a Bologna, alle attività culturali e ricreative organizzate dai gestori della casa di quartiere vennero opposte le esigenze di progetti di welfare, in particolare per gli anziani della zona.

L’iniziativa “Ultimo valzer a Villa Paradiso” comincerà alle 17.30 di venerdì 6 giugno, quando verrà presentato il libro “La Nato in guerra. Dal patto di difesa alla frenesia bellica” di Fabio Mini. Seguirà un dibattito sui referendum dell’8 e 9 giugno e un apericena con canzoni di lotta curate dal Coro Zanetta Rossa, letture poetiche dell’Associazione Versante Ripido e il teatro-cabaret satirico di Riccardo Paccosi e Anna Schmitz.
Sabato 7 giugno, alle 9.30, verrà presentato il libro di Sara Reginella “Le guerre che ti vendono”, mentre nel pomeriggio, alle 14.30, doppia presentazione con il dossier “No Nato” e il libro “I giorni dell’acciaio”.
Alle 17.30 invece ci sarà un dibattito sulla situazione in Palestina, mentre alle 20.30 un altro apericena con musica e spettacolo.

L’ultimo giorno dell’ultimo valzer, domenica 8 giugno, verrà inaugurato alle 10.00 con il talk show “Non è un paese per giovani: Bologna tra promesse e realtà”.
Alle 13.00 ci sarà una grigliata con musica, mentre alle 14.30 un altro talk show: “La città non è per tutti”.
Sarà ancora un dibattito a concludere la tre giorni, quello intitolato “Dalle case delle popolo alle case di quartiere”.

ASCOLTA L’INTERVISTA A MAURIZIO SICURO: