Lorenzo Pasini con il suo singolo “Low Lights” anticipa il suo progetto musicale da solista Material Fields. Uscirà l’omonimo album questa primavera.

La spiritualità attraverso la musica

“Low Lights” è il singolo di Lorenzo Pasini che anticipa l’uscita dell’album Material Fields un progetto dalle note singolari e da un tema insolito «”Low Lights” parla del mio rapporto con la spiritualità a livello lirico, parla della spiritualità non in senso religioso, perché spiritualità e religione spesso vengono accostate ma non sono la stessa cosa. La spiritualità secondo me è anche laica, può essere anche il rapporto con la tua parte che non senti solo come cervello. […] Secondo me viviamo in un periodo, in un mondo che non favorisce questo tipo di riflessione e spesso mi sono ritrovato una sensazione di essere immerso in qualcosa e non sapere bene come identificarla o avere chiaro un percorso per seguire questa cosa e “Low Lights” parla proprio di questo». “Low Lights” è un brano che parla dell’introspezione dell’artista Lorenzo Pasini che ascoltando le sue profonde parole smuoverà la spiritualità dell’ascoltatore. 


«Durante il primo lockdown mi sono ritrovato con un sacco di tempo da utilizzare e spontaneamente ho iniziato a scrivere, dopo qualche mese mi sono resoconto che tanto del materiale che avevo raccolto risultava coerente, risultava un materiale come se fosse scritto per un progetto, solo che non avevo nessun progetto che potesse accoglierlo, nel senso che non era un materiale che andava bene per i Pinguini o per nessuno degli altri progetti che avevo in essere, quindi ho pensato di avviare questo nuovo gruppo che per il momento è un progetto solista ma chi lo sa, domani forse entra qualcun altro» spiega Lorenzo. L’album sarà sicuramente un vortice che trasporterà attraverso la musica e i suoi diversi generi musicali gli ascoltatori nel mondo personale e privato dell’artista. Lorenzo è un artista che parla cantando attraverso la sua profondità della sua parte che anche lui conosce poco che non è solo corpo o cervello, un tatto che non è comune a tutti musicisti in voga di oggi. Nella sua musica che prevalgono le sonorità del progressive moderno e song-oriented di Steven Wilson e dei Porcupine Tree, filtrato dalla malinconia del rock anni ’90 e tinto delle atmosfere pop-rock contemporanee, un mix vario di generi fusi unicamente in Material Fields.

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