È stata presentata ieri in Sala Borsa l’ultima uscita della trilogia Feltrinelli sulle stragi che hanno segnato l’Italia negli anni 70. “La Tigre e i gelidi mostri. Una verità d’insieme sulle stragi politiche in Italia”, questo il titolo che i due autori Gianfranco Bettin e Maurizio Dianese hanno scelto per raccontare gli ulteriori risvolti delle indagini sullo stragismo italiano. In apertura alla presentazione ha parlato il sindaco di Bologna Matteo Lepore, che ha ribadito l’importanza di ristabilire la verità storica e processuale dei fatti anche attraverso l’iter giuridico. “Spesso – ha affermato il sindaco – quando si parla di antifascismo per delegittimarlo se ne parla come di qualcosa che riguarda il passato, qualcosa di ideologico e non più attuale, invece andare nei tribunali per affermare verità di giustizia credo che sia una cosa giusta, corretta e democratica. Riguarda i diritti civili e umani dei cittadini”. Il sindaco ha continuato dicendo che parti importanti dello Stato e della politica italiana sono stati immischiati con la questione delle stragi e che, nonostante questo, un’adeguata analisi storica purtroppo non è mai avvenuta, perlomeno non attraverso un dibattito pubblico sereno e reale.
Piazza Fontana, Piazza della Loggia e la stazione di Bologna, queste le tre tappe fondamentali di un viaggio attraverso la storia di un paese che, da allora, non è stato più lo stesso. Ad accompagnare la presentazione è stata la voce e la conduzione dell’avvocato Andrea Speranzoni, che dal 2013 si occupa della difesa dei familiari delle vittime della strage della stazione di Bologna. Speranzoni ha sottolineato la grandissima attualità della questione, l’importanza della memoria come eredità e della verità storica, che permette di affermare con certezza cosa è stato.
Il libro, hanno ricordato gli autori stessi, è stato fortemente voluto dall’editore Carlo Feltrinelli. Come egli stesso ha spiegato nella nota introduttiva al volume, il nuovo libro “racconta episodi sconosciuti, o reinterpretati alla luce di fatti nuovi e di nuove chiavi di lettura; episodi cruciali di una storia che inizia ben prima e finisce molto dopo piazza Fontana. Una storia le cui ombre e i cui artigli giungono fino a oggi”.