Nel giorno in cui il Consiglio comunale di Bologna inizia l’esame e l’approvazione del bilancio 2025, Sinistra Unita per Bologna e Potere al Popolo, le opposizioni di sinistra nei Consigli di Quartiere, bocciano senza appello i documenti economici della giunta guidata da Matteo Lepore, contestando scelte politiche che favoriscono la speculazione e sono lontane dai bisogni dei cittadini.
Alla maggioranza, in particolare, si recrimina la scelta di non aver utilizzato gli utili delle società partecipate, Hera e Tper in particolare, per calmierare l’inflazione che ha eroso il potere d’acquisto dei cittadini.
Grandi opere inutili e profitti, le ragioni del no di Sinistra Unita e Potere al Popolo al bilancio comunale
Sono tanti i punti sollevati da Sinistra Unita e Potere al Popolo per contestare le scelte dell’Amministrazione comunale che poi determinano il bilancio. A partire dal mancato intervento sugli utili delle partecipate per politiche che possano calmierare l’inflazione. «Il Comune pensa ai soci privati e ai profitti – spiega Michele Terra di Sinistra Unita – e discute dell’aumento del biglietto quando invece il costo dovrebbe essere ridotto, se davvero si vuole favorire la mobilità sostenibile».
Francesca Fortuzzi di Potere al Popolo sottolinea che le scelte fatte, al contrario, favoriscono il trasporto privato, come il tanto contestato Passante, mentre il progetto del tram non raggiunge nemmeno le periferie.
L’emergenza casa è un punto sottolineato a più riprese dalle opposizioni di sinistra. “È assurdo che anche una persona che ha un lavoro stabile e non fatica ad arrivate a fine mese non riesca a trovare una casa”, sottolinea Fortuzzi. Le fa eco Terra, sottolineando che il Comune dovrebbe avviare un vero censimento degli stabili pubblici vuoti in città e avviare una programmazione per il loro recupero.
E poi ancora: le risorse accantonate – 40 milioni – per il nuovo stadio che non è all’ordine del giorno o una partecipazione che è favorita solamente quando ratifica decisioni già prese.
In generale, Sinistra Unita e Potere al Popolo contestano alla giunta Lepore di non adottare politiche popolari, ma pensate solo per una cerchia ristretta di cittadini.
Da questa prospettiva è facile comprendere perché Bologna abbia perso sette posizioni nella classifica del Sole24ore sul benessere nelle città e il rimpasto di giunta, così come il nuovo bilancio, in continuità con le politiche del passato, evidentemente non servono per invertire la rotta e arrestare il peggioramento della qualità di vita.
ASCOLTA L’INTERVISTA A MICHELE TERRA E FRANCESCA FORTUZZI:







