I Korobu presentano il loro primo album Fading | Building uscito l’8 aprile per Locomotiv Records. Il lavoro vede la collaborazione di Ericailcane. Il trio nasce a Bologna nel 2019 ed è composto da Gianlorenzo “Giallo” (voce e basso), Alessandro (chitarre e synth) e Christian (batteria e percussioni elettroniche).

Il primo album dei Korobu

Il nome “Korobu” deriva da un termine giapponese indicante l’atto di abiurare che i monaci Buddisti imponevano ai Gesuiti nell’antico Giappone, in un senso più generale potremmo dire che rimanderebbe al concetto di “perdersi”. Fading | Building, l’album d’esordio della band bolognese, contiene otto brani che spaziano dall’indie rock all’electro wave, fra blues contaminato da incursioni elettroniche e ritmi esotici riletti in chiave metropolitana e retro-futurista.

Il disco è anticipato dal videoclip “Roads”, un vero e proprio corto di animazione che restituisce in forma di immagini il senso straniante di un brano, costruito su una batteria scarna e dritta e un riff di piano elettrico, che riflette sul peso di una società che non tiene conto dei bisogni di minoranze e il sentimento di rivolta che ne consegue. Roads è un video firmato dal celebre street artist Ericailcane che lo descrive con queste parole: «Attraverso una metafora rappresentata da un topolino, il video narra di una rivolta, una rivoluzione contro un’entità che ruba sogni e speranze del protagonista. Il nemico è un’apparecchiatura di chiara origine umana che produce suoni e messaggi incomprensibili e spaventosi. Il nostro topolino è allo stesso tempo attirato e spaventato da questo macchinario che in un qualche modo seduce e ipnotizza con le sue spire circolari e cicliche. Il tentativo è quello di decifrare il messaggio, la lingua rimane tuttavia incomprensibile per il nostro eroe che, come tutti gli animali, segue il suo istinto di conservazione e, privandosi di una preziosa mandorla, la utilizza per sabotare questo marchingegno maligno di umana fattura».

Artwork Ericailcane

Fading | Building è un album di critica sociale, è il paesaggio sonoro di un’epoca segnata dalle fratture della storia, quei momenti in cui tutto ciò che c’era prima sembra sbiadire e dissolversi, mentre si spalanca di fronte a noi un tempo nuovo, tutto da immaginare e costruire. È vertigine che si prova quando ci si trova in bilico fra due spazi vuoti, fra due assenze.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ALESSANDRO DEI KOROBU: