La Pinacoteca Nazionale di Bologna nel 2023 ha avuto un numero di presenze che non raggiungeva da molti anni. Da gennaio a dicembre hanno percorso le sale del museo 99.850 visitatori, il 15,85% in più rispetto al 2022. Tra i dati più interessanti dell’anno, si annovera la crescente presenza dei giovani tra i 18 e i 25 anni che costituiscono il 10% dei visitatori totali.

Le esposizioni artistiche di successo

A questo risultato hanno contribuito le mostre Giulio II e Raffaello una nuova stagione del Rinascimento a Bologna, presentata a cavallo tra il 2022 e il 2023 – e quella di Guercino nello studio – esposizione nata entro il vasto progetto di valorizzazione dell’artista centese promosso dalla Città Metropolitana di Bologna e dalla Regione Emilia-Romagna. Inaugurata in Pinacoteca il 27 ottobre scorso, la rassegna ha avuto fino al 31 dicembre oltre 21.800 visitatori, mentre le attività di approfondimento ad essa collegate hanno registrato il tutto esaurito. È alla luce di questi importanti risultati che la direzione ha deciso di prorogarne l’apertura fino al 25 febbraio 2024.

“La crescita del museo in termini di visitatori e introiti è un indicatore molto significativo di cui siamo naturalmente soddisfatti – commenta la direttrice Maria Luisa Pacelli – ma altrettanto importanti sono i riscontri positivi ricevuti in merito all’offerta culturale della Pinacoteca nel suo complesso, una proposta su cui il museo investe molto e che ha dimostrato di saper intercettare gli interessi eterogeni di un’utenza variegata e sempre più fidelizzata.”

Non solo mostre

Al progresso della pinacoteca ha contribuito anche la realizzazione di eventi e attività. Nel corso dell’anno, infatti, è stato presentato un fitto calendario di visite guidate per adulti e laboratori per famiglie, conferenze ed eventi speciali organizzati in occasione di manifestazioni cittadine e nazionali come Art city, le Giornate Europee del Patrimonio, la Giornata delle Famiglie al museo, la Giornata della Memoria o la Notte dei Musei. Inoltre, ha avuto un ottimo riscontro la proposta didattico-educativa completamente gratuita, rivolta alle scuole: nel 2023 quasi 100 classi e circa 2.300 studenti hanno partecipato alle attività organizzate dai Servizi Educativi.

Nell’ambito dell’offerta per l’utenza, la Pinacoteca è stata anche teatro di una rassegna estiva di spettacoli, organizzata in collaborazione con Orchestra Senza Spine e co-finanziata dalla Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura. Tra gli appuntamenti più importanti del programma figura La mano nel sacco un lavoro performativo di Silvia Costa e Nicola Ratti, prodotto da Xing.

Cultura e progetti di innovazione

Grande attenzione è stata anche dedicata al progetto di rinnovamento dei percorsi espositivi permanenti, che investirà per step successivi entrambe le sedi di pertinenza nella loro interezza, e che nel 2023 ha interessato la sezione del Rinascimento di cui è stato presentato un nuovo allestimento.
Altro risultato di assoluto rilievo è stato quello di estendere la rete di relazioni con le istituzioni pubbliche e con numerosi soggetti privati del territorio. In tale ambito, oltre a confermare rapporti di collaborazione cruciali per l’istituto, come quelli con l’Alma Mater e il Settore Musei civici di Bologna, sono state attivate nuove convenzioni con soggetti quali Coop Alleanza 3.0, Banca di Bologna, la Fondazione MAST e Federalberghi. Sono stati inoltre rinnovati gli accordi con Bologna Welcome che ha in concessione il bookshop del museo e con cui la Pinacoteca collabora alla valorizzazione del patrimonio cittadino attraverso la gestione di circuiti di visita integrati.

Cosa aspettarsi per il 2024

L’anno si apre, quindi, con la proroga della mostra Guercino nello studio e con le conferenze e le attività didattiche che la accompagnano, ma il museo sta già lavorando per un 2024 ricco di iniziative ed eventi. Tra i primi appuntamenti del ‘24, in occasione di Art City, sabato 3 febbraio le sale della Pinacoteca ospiteranno “Convergenze”, con un concerto di canto armonico che vedrà esibirsi diverse formazioni composte dal maestro Roberto Laneri insieme ad Agnese Banti, Valerio Maiolo, Marianna Murgia, Stefano Pilia, Andrea Trona, e un’installazione sonora immersiva, collocata nella sala dedicata al ciclo di affreschi di Niccolò dell’Abate, a cura di Agnese Banti.