Ho accolto con piacere sincero la notizia, che Tonino Zurlo con l’album ” L’ulivo Che Canta” ,è tra i finalisti delle Targhe Tenco.

Tonino Zurlo è un artista autentico, attraverso la sua musica ci parla di una terra di Puglia, che non è solo folk da cartolina con le sue pizziche e tarante, al contrario Tonino con la sua arte musicale e scultorea ci narra il mondo dei ” Cafoni “, di un profondo sud in bianco e nero, di una tradizione popolare che ha visto in Matteo Salvatore un cantore della ruralità .

Tonino Zurlo approda con la sua musica al Folkstudio verso la metà degli anni settanta, le sue canzoni dialettali erano cariche di rabbia e di dolore. Rappresentante di quella che veniva definita ” La nuova canzone operaia “, testi di un autenticità unica, intrisi di quella cultura rurale, che pian piano verrà soppiantata da un consumismo deleterio e mortificante, che avrebbe nel decennio successivo inferto il colpo di grazia a un patrimonio culturale di inestimabile valore.

Nell’album “L’Ulivo Che Canta”, rivivono canzoni come “Lu Frate In Polizia”, quasi una risposta ai versi pasoliniani su Valle Giulia: I poliziotti, sono si figli del popolo, ma figli rubati, alienati, tagliati via dagli affetti e dai legami.

Mercoledì 2 Ottobre nell’ambito di “Controvento”, Tonino Zurlo sarà nostro ospite in trasmissione, parleremo dell’album e della sua arte scultorea di legno di ulivo, un appuntamento assolutamente da non perdere.