Approvata la legge regionale di tutela per gli animali. Questa mattina il blitz in viale Aldo Moro delle associazioni animaliste ha fatto sì che venissero cancellati gli articoli che consentivano di impallinare i colombi e il commercio di animali esotici, è stata merito dell’intervento dei gruppi animalisti della Regione.
“Il disegno di legge iniziale era una truffa, una trappola.” In questo modo Lilia Casali, presidente di Animal Liberation di Bologna, descrive la legge regionale di tutela per gli animali che l’Assemblea Legislativa voleva approvare. Il progetto di legge, discusso nell’ambito della IV Commissione Consiliare, vietava sì la catena per i cani, ma senza prescrivere le condizioni minime riguardo allo spazio necessario per gli animali e consentendo rilevanti “deroghe per un tempo indeterminato per ragioni di salute certificate dal medico veterinario privato e una ulteriore deroga, stavolta però temporanea, per ragioni di sicurezza”. Inoltre dava ai Comuni la possibilità di abbattere i colombi e consentiva il commercio di animali esotici.
È stato grazie all‘intervento delle 12 associazioni che è stato possibile far approvare la legge, ed emendare gli articoli “trappola”. Grazie ad un presidio davanti ai palazzi della Regione, Animal Liberation e altre associazioni, sono riuscite prima a modificare il progetto, poi a farlo approvare all’unanimità. “Questa è una vittoria storica: L’Emilia Romagna è la prima regione in Italia ad approvare una legge del genere.” Ha concluso Casali commentando la conclusione della vicenda, iniziato con lo sciopero della fame dell’attivista ravennate Davide Battistini, che con il suo prolungato sciopero della fame aveva per primo attirato l’attenzione sulla necessità di vietare l’utilizzo della catena.