Due iniziative di lotta

Prosegue la mobilitazione generale della Cgil per la difesa, la valorizzazione ed il rilancio della sanità pubblica e dei suoi lavoratori. L’organizzazione sindacale, in vista della manifestazione nazionale del 7 ottobre a Roma e della probabile proclamazione dello sciopero generale, lancia una consultazione generale del mondo del lavoro per chiedere ai lavoratori l’adesione alla piattaforma programmatica. In tale documento, una posizione prioritaria assume la difesa e il rilancio di sanità e stato sociale pubblici e universali. O almeno di ciò che di loro resta dopo la macelleria sociale attuata dal presente e dai passati governi. Abbiamo sentito Gaetano Alessi della Funzione Pubblica Cgil Bologna.

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Parallelamente, il Comitato NO Autonomia Differenziata Emilia Romagna, lancia un’iniziativa (sabato 16 settembre, Firma Day) con banchetti in tutti i capoluoghi della regione per firmare la proposta di Legge d’Iniziativa Popolare (LIP) per il ritiro delle pre-intese siglate nel 2019 dalla giunta regionale con il governo e che potrebbero diventare definitive grazie all’art.10 del DDL Calderoli, in stato avanzato di approvazione. Il timore è che si realizzi l’originario progetto leghista di vanificazione dei valori costituzionali (la tutela del diritto di tutti i cittadini alla salute e alla scuola), avviando di fatto un pericoloso processo d’indipendenza delle regioni ricche del Nord Italia. Antonio Madera del Comitato ci spiega nel dettaglio i rischi nascosti dietro all’attribuzione in via esclusiva alle regioni di materie delicate come istruzione e salute.

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