L’ultimo episodio che ha destato l’attenzione della stampa è la morte di sette neonati prematuri nell’ospedale di Al-Shifa a causa dello spegnimento delle incubatrici per l’assenza di energia elettrica. Ma i bambini di Gaza stanno pagando un prezzo altissimo e atroce in questo conflitto, perché i bombardamenti israeliani non risparmiano alcun luogo, inclusi ospedali e scuole.
Il bilancio provvisorio parla di 4500 vittime minorenni accertate, ma all’appello mancano 1700 bambini, probabilmente dispersi sotto le macerie. Ciò significa che il dato potrebbe salire a 6200 vittime.

I bambini sono le principali vittime di Gaza: il quadro di Save the Children

A fare il quadro della situazione ai nostri microfoni è Giovanna Di Benedetto di Save The Children. L’Ong si unisce al coro di chi chiede il cessate il fuoco e anche la liberazione di tutti gli ostaggi in mano ad Hamas, a partire dai bambini.
L’organizzazione, però, si sofferma anche sulle conseguenze psicologiche che il conflitto produce.
«Già prima dello scoppio del conflitto – sottolinea la portavoce di Save The Children – almeno 4 bambini su 5 soffrivano di ansia e di terrore».
La situazione è peggiorata enormemente per gli ulteriori traumi che questi bambini stanno vivendo, sia per la perdita, in molti casi, di tutti i famigliari, sia per non poter disporre di un luogo sicuro in cui stare.

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