Una marea solidale con la Palestina, composta da 50mila persone, quante non se ne vedevamo più da tempo a Bologna, ha manifestato oggi a Bologna per lo sciopero generale proclamato dai sindacati di base per chiedere lo stop al genocidio e sostenere la Global Sumud Flotilla.
Il corteo è dovuto partire presto, alle 10.45, appena un quarto dopo l’inizio del concentramento in piazza Maggiore, perché la piazza non riusciva a contenere tutti i manifestanti.
Dopo aver attraversato via Ugo Bassi, via Marconi ed essere passato davanti alla stazione centrale, il corteo ha proseguito in via Stalingrado fino a bloccare la tangenziale.
Bologna per la Palestina: una marea alla manifestazione per lo sciopero generale
Oggi, lunedì 22 settembre, è il giorno dello sciopero generale di 24 ore per la Palestina, proclamato da Usb, Cub, Adl Cobas e Sgb. Lo sciopero riguarda tutta Italia e rivendica lo stop al genocidio, il sostegno alla Global Sumud Flotilla e la fine dell’economia di guerra.
In diverse città si terranno presìdi, cortei e manifestazioni. Anche lungo la via Emilia ci saranno momenti di piazza ad accompagnare l’astensione dal lavoro.
In particolare, cominciando da ovest, a Piacenza l’appuntamento è alle ore 17.00 in piazza Cavalli e un corteo partirà alle 18.00 da piazza Sant’Antonio. A Parma, invece, il presidio è convocato per le ore 10.00 in piazza Garibaldi. A Modena gli studenti si ritrovano in un pre-concentramento alle 7.30 in piazzale Primo Maggio, per poi dirigersi in piazza Grande, dove si terrà la manifestazione alle ore 10.30. A Bologna la manifestazione si concentra alle 10.30 in piazza Maggiore, da dove partirà un corteo. L’ultima città dell’Emilia a mobilitarsi sarà Ferrara, dove è previsto un concentramento alle 9.30 nel piazzale della Stazione.
Anche la Romagna si mobilita. Ravenna, al centro della battaglia degli ultimi giorni contro il transito di armi dirette ad Israele, l’appuntamento è alle 9.00 in piazza del Popolo, mentre a Cesena è previsto un corteo di auto e moto con ritrovo al parcheggio dell’Ippodromo alle ore 17.00. A Rimini, infine, l’appuntamento è alle 9.00 in Arco D’Augusto.
Lo sciopero generale contro il genocidio in Palestina: «Blocchiamo tutto!»
Radio Città Fujiko seguirà alcune manifestazioni nella nostra regione e in questo articolo, in costante aggiornamento, sarà possibile ascoltare le voci raccolte dalla piazza.
La prima voce è quella di Caterina, insegnante e membro del gruppo Docenti, Educatori ed Educatrici per la Palestina, che parla del «genocidio innegabile» che sta avvenendo a Gaza, e di non censurarne gli svolgimenti. I docenti si sono dati appuntamento alle 9:00 davanti all’Ufficio scolastico regionale per poi convergere in Piazza Maggiore.
ASCOLTA L’INTERVISTA A CATERINA:
C’è anche la testimonianza di Leili Hizam, rappresentante degli studenti di Cambiare Rotta, organizzazione giovanile che già da una settimana sono piantati con le loro tende in Piazza Maggiore in attesa dello sciopero di oggi. Gli studenti si sono dati appuntamento per le 9:30 in Piazza Scaravilli e poi si sono uniti al resto manifestazione civile per «rispondere alla chiamata partita dalla Sapienza di Roma» e per «chiedere all’Università di Bologna di rescindere ogni rapporto con gli atenei israeliani».
ASCOLTA L’INTERVISTA A LEILI HIZAM:
Massimo Betti, esponente del Sindacato Generale di Base, spiega le ragioni dietro la mobilitazione della sua lista e dell’intervento insufficiente portato avanti dall’Unione Europea, che «sta sostenendo il genocidio con i rapporti militari, commerciali e politici che sussistono con Israele».
ASCOLTA L’INTERVISTA A MASSIMO BETTI:
Un altra lista presente in Piazza Maggiore è l’Unione Sindacale di Base che, attraverso le parole del suo membro Federico Serra, sottolinea l’unità del mondo del lavoro italiano: «Questo è uno sciopero di massa che parla di solidarietà e pone le priorità politiche e sociali nello sviluppo economico, perché non saremo complici del genocidio e del ReArm Europe».
ASCOLTA L’INTERVISTA A FEDERICO SERRA: