Si chiama Junior Poetry Center, è nato da poco ed è un centro internazionale di poesia per ragazzi. È a Castel Maggiore che ha sede questa vera e propria casa della poesia per i più giovani, che al momento ha un patrimonio di un migliaio di libri di poesia in tante lingue diverse.
Per catalogarli tutti in modo professionale e per realizzare workshop, formazioni e altre iniziative il Junior Poetry Center ha lanciato un crowdfunding che scadrà il 31 gennaio.
Il Junior Poetry Center di Castel Maggiore
Il centro nasce dall’esperienza del Junior Poetry Festival, un’iniziativa della libreria Lèggere leggére e Accademia Drosselmeier giunta alla sesta edizione. È così che si è costituita l’associazione culturale Junior Poetry che, attraverso un percorso di coprogettazione con il Comune di Castel Maggiore gestirà lo spazio all’interno del Parco del Sapere. «È una casa della poesia – racconta ai nostri microfoni Chiara Basile, una delle anime del progetto – che ha l’obiettivo di portare sempre più poesia ovunque».
Il centro però non partirà da zero. Può infatti vantare già un patrimonio di circa mille libri, provenienti da due donazioni: dal fondo personale di Grazia Gotti di Accademia Drosselmeier e dalla Bologna Children’s Book Fair.
Per rendere possibile il primo anno di attività del Junior Poetry Center è stato attivato un crowdfunding sulla piattaforma Idea Ginger che scadrà il prossimo 31 gennaio.
«Quelle risorse serviranno per completare la catalogazione professionale di tutti i libri – spiega Basile – e per realizzare attività come workshop, formazioni per adulti, mostre e incontri poetici poetici per tutte le età».
Ma che rapporto hanno ragazze e ragazzi di oggi con la poesia?
«Solitamente la prima reazione è “oh no!” – osserva Basile – Questo perché spesso pensano che la poesia sia qualcosa di distante e elevato e perché ne hanno avuto esperienza solo a scuola, o con la memorizzazione di filastrocche o, più avanti, con l’analisi del testo».
L’esperienza del Junior Poetry Festival e dei campi estivi che ha realizzato, però, dimostra che è possibile far appassionare i più giovani alla poesia e farla vivere in modo diverso.
ASCOLTA L’INTERVISTA A CHIARA BASILE: