Dal 24 al 31 agosto torna “I Sollevamenti della Terra“, una marcia per dire no a opere inutili e imposte nel territorio della Città Metropolitana di Bologna. Una nuova edizione che percorrerà un percorso a tappe inverso rispetto a quello degli anni precedenti. Se, infatti, gli anni scorsi si cominciava a camminare dalla Bassa per arrivare sull’Appennino, quest’anno si procederà al contrario, ma con le stesse motivazioni: opporsi a progetti che producono devastazione ambientale. E, altra novità, nelle tappe della marcia se ne aggiunge una, al Lago Brasimone, per dire “No all’inganno nucleare”.

La marcia contro le opere inutili e imposte: torna I Sollevamenti della Terra

La marcia comincerà il 24 agosto fuori provincia. Il punto di partenza, infatti, è Cutigliano, in provincia di Pistoia, dove insiste un progetto per un nuovo impianto di risalita. Una battaglia sorella di quella del versante bolognese del Corno alle Scale, che vede comitati e associazioni opporsi ad un progetto molto simile.
«Oltre a cementificare territorio all’interno di un parco, che dovrebbe essere protetto – osserva ai nostri microfoni Antonella Selva, una delle organizzatrici – questi progetti non tengono conto che sotto i 2000 metri non nevica quasi più e che anche l’innevamento artificiale, che comporta un grande dispendio di acqua, risulta inefficace perché le temperature raramente restano sotto lo zero».

Da Cutigliano la marcia si muoverà verso il Lago Scaffaiolo e poi a Lizzano e Guzzano. In ciascuna delle tappe della marcia avranno luogo eventi culturali autogestiti con le realtà locali e assemblee o approfondimenti sui temi connessi alla tutela del territorio.
Il 29 agosto camminatrici e camminatori arriveranno sul Lago Brasimone, dove negli anni ’80 fu fermata la costruzione di una centrale nucleare, ma dove insiste un centro di ricerca.
«Oggi c’è un programma di forte rilancio del nucleare – sottolinea Selva – con un grosso investimento di capitali pubblici e privati in una joint venture con una società britannica, proprio pensato per rilanciare in grande stile la ricerca sul nucleare in Italia».

Dal Brasimone ci si sposterà poi a Castiglione de’ Pepoli per poi scendere in città, in particolare lungo l’asse dell’autostrada che è uno dei progetti più avversati a Bologna: il Passante. Oltre all’allargamento di autostrada e tangenziale, i manifestanti sollevano la questione delle aree abbandonate e rinaturalizzate attorno all’autostrada e delle aree militari dismesse, al centro di progetti speculativi.
Le informazioni per per partecipare sono disponibili sul sito https://sollevamentiterra.noblogs.org/, dove è già presente il programma della marcia.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ANTONELLA SELVA: