Per il missionario comboniano Padre Alex Zanotelli col nuovo governo e il suo programma arriveranno strette spaventose su migranti, rom, senza fissa dimora e decoro urbano. L’unica possibilità è che gli italiani mostrino di avere gli anticorpi dando vita ad un grande movimento antirazzista, come avvenuto negli Stati Uniti in opposizione a Trump.

Il governo che giurerà oggi pomeriggio vedrà come ministro degli Interni Matteo Salvini. Se questo di per sè non fosse sufficiente, il contratto di governo contiene misure, come un’espulsione di massa di migranti e la messa in discussione del sistema di accoglienza per i richiedenti asilo, che mostrano chiaramente la direzione razzista che il nuovo esecutivo è intenzionato a prendere.
Il tema del rispetto dei diritti umani, già fortemente compromesso con la gestione Minniti del Viminale, potrebbe quindi subire il colpo di grazia. Come effetto collaterale, inoltre, si potrebbe registrare la perdita dei posti di lavoro nel settore dell’accoglienza.

A commentare ai nostri microfoni lo scenario attuale è Padre Alex Zanotelli, celebre missionario comboniano, che si dice molto preoccupato per quello che sta venendo avanti.
È chiara la linea del contratto di governo su migranti, rom, senza fissa dimora e decoro urbano – osserva Zanotelli – Non possiamo aspettarci altro che delle strette da far paura“.
Il missionario, però, inquadra la situazione italiana in una cornice più ampia, che vede l’avanzata di populismi, nazionalismi e razzismi in diverse parti del mondo: dagli Stati Uniti alle Filippine, passando per l’India.

“L’unica cosa che c’è da sperare – sottolinea Zanotelli – è che gli italiani abbiano il coraggio di avere gli anticorpi che hanno dimostrato di avere gli americani, fino a fare della California uno Stato santuario che si oppone alle politiche di Trump”.
Servirebbe quindi che la società civile, i movimenti e le chiese si attivassero, dando vita a un grande movimento antirazzista che, anche con l’appoggio di Municipi ed Enti Locali, arrivasse a dire: “No, tu Stato qui non puoi intervenire, rispondo io per loro”.

Eppure, il governo che si va formando è composto dalle forze politiche che più hanno ottenuto consensi alle elezioni. Questo perché?
“È una domanda difficile e merita una risposta articolata – premette Zanotelli – Però io penso che ciò dipenda da un razzismo di fondo che noi italiani abbiamo sempre avuto e tenuto nascosto. Per secoli ci siamo sentiti i buoni, i bravi, quelli con la cultura, la civiltà, la religione (che peraltro hanno rappresentato un substrato per lo schiavismo e il colonialismo). Ora che quelle persone che contavamo di relegare nel Terzo Mondo sono qui, scatta quel meccanismo”.

Zanotelli cita un esempio vissuto in prima persona da missionario: fin tanto che domandava soldi o aiuti per l’Africa o per adozioni a distanza i risultati non si facevano attendere. “Ora però dobbiamo abituarci all’idea di adozioni a vicinanza”, osserva il comboniano.
L’epoca che ci aspetta, quindi, sarà molto complicata e gli antirazzisti devono prepararsi ad un lavolo molto lungo e complesso.

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