Due concerti nella domenica del Bologna Jazz Festival: il 12 novembre è il giorno del grande Ron Carter.
Gli eventi del 12 novembre del Bologna Jazz Festival
ore 21:15, Bologna, Teatro Auditorium Manzoni
Ron Carter “Foursight”
Ron Carter, contrabbasso; Jimmy Green, sax tenore; Renee Rosnes, pianoforte; Payton Crossley Jr., batteria
ore 12:30, Ristorante Villa Carpena, Forlì
Puglisi + Senni + Paternesi
Fabrizio Puglisi, piano; Stefano Senni, contrabbasso; Alessandro Paternesi, batteria.
Chi sono i protagonisti del 12 novembre
Ron Carter è uno dei miti del contrabbassismo jazz. Vincitore di tre Grammy Awards, i primi lavori di Carter come musicista jazz furono suonare il basso con Chico Hamilton nel 1959, seguito da un lavoro freelance con Jaki Byard, Cannonball Adderley, Randy Weston, Bobby Timmons e Thelonious Monk. Carter era un membro del secondo quintetto di Miles Davis a metà degli anni ’60, che comprendeva anche Herbie Hancock, Wayne Shorter e il batterista Tony Williams. Carter si unì al gruppo di Davis nel 1963, apparendo nell’album Seven Steps to Heaven e nel successivo E.S.P.
Carter si esibì anche in alcune registrazioni di Hancock, Williams e Shorter negli anni ’60 per la Blue Note. Fu sideman in molte registrazioni della Blue Note dell’epoca, suonando con Sam Rivers, Freddie Hubbard, Duke Pearson, Lee Morgan, McCoy Tyner, Andrew Hill, Horace Silver e altri. Ha anche suonato nell’album First Take della star del soul-pop Roberta Flack.
Dopo aver lasciato Davis, Carter è stato per diversi anni un pilastro della CTI Records, realizzando album con il proprio nome e apparendo anche in molti dischi dell’etichetta con una vasta gamma di altri musicisti. Notevoli collaborazioni musicali negli anni ’70 e ’80 includevano Joe Henderson, Houston Person, Hank Jones, Gabor Szabo e Cedar Walton. Negli anni ’70 è stato membro del New York Jazz Quartet.
Nel 1994, Carter apparve nella compilation della Red Hot Organization, Stolen Moments: Red Hot + Cool. L’album, destinato a sensibilizzare e raccogliere fondi a sostegno dell’epidemia di AIDS in relazione alla comunità afro-americana, è stato annunciato come “Album dell’anno” dal TIME. Nel 2001, Carter collaborò con Black Star e John Patton per registrare “Money Jungle” per la compilation della Red Hot Organization, Red Hot + Indigo, un tributo a Duke Ellington.
Sul piano didattico Carter è un illustre professore emerito del dipartimento di musica del City College di New York, ha ricevuto un dottorato onorario dal Berklee College of Music nella primavera del 2005, è entrato a far parte della facoltà della Juilliard School di New York City nel 2008. Attualmente Carter fa parte del comitato consultivo del consiglio di amministrazione della Jazz Foundation of America e del comitato del fondatore onorario. Carter ha lavorato con la Jazz Foundation sin dal suo inizio per salvare le case e le vite degli anziani musicisti jazz e blues americani, compresi i musicisti sopravvissuti all’uragano Katrina.
Puglisi + Senni + Paternesi sono un trio di musicisti che spazia rielaborando le composizioni Monk, Ellington, Strayhorn, Ornette Coleman in equilibrio tra varietà, sintesi, vitalità e interplay. Un piano trio jazz con un occhio alla tradizione e l’altro alla musica di oggi.