Giorgia Sallusti è la curatrice per Asterisco Edizioni di una raccolta di saggi dal titolo “Genere e Giappone. Femminismi e queerness negli anime e nei manga”. Il libro è una collezione di scritti che vuole restituire un’idea plurale e queer dei fumetti giapponesi, ma anche una rilettura critica di quello che i manga ci hanno raccontato.

Una raccolta che analizza il rapporto tra genere e cultura pop giapponese

Dagli anni Ottanta a oggi la cultura pop giapponese ha sovvertito i generi così come erano descritti nel nostro immaginario televisivo, mostrando attraverso i suoi innumerevoli personaggi nuove prospettive identitarie: «il mondo giapponese con alcuni protagonisti ha dato una spinta pop ad alcune rivendicazioni, ad esempio non è difficile trovare associato lo slogan ‘fight like a girl’ a Sailor Moon. Con questo libro volevamo fare sia un tributo al nostro amore per il Giappone, ma anche farne una rilettura critica » racconta l’autrice. Nasce così questa raccolta di saggi che racconta come la cultura pop giapponese di manga e anime abbia influenzato anche la nostra. Passando dal corpo mostruoso alle battaglie tra le stelle, dagli animali fantastici alle condizioni del lavoro femminile, questo libro è una raccolta di scritti che vuole restituire un’idea plurale, queer e perchè no anche critica dei fumetti giapponesi.

Giorgia Sallusti ha saputo unire in questo progetto autori e autrici differenti che grazie alle loro peculiarità hanno fornito un punto di vista sempre nuovo sull’argomento: «ho raccolto autrici e autori che si occupassero di Giappone a più livelli, chi si occupa di fumetti, chi specificatamente di manga, chi si occupa di cultura giapponese, e soprattutto ho dato libertà di scelta sull’argomento da affrontare» riporta Giorgia Sallusti.

L’antologia vede infatti, oltre a quello della curatrice, i contributi di Asuka Ozumi, Virginia Tonfoni, Mara Famularo, Alex Grisafi, Diletta Crudeli, Francesca Torre, Carla Gambale, Marianna Zanetta, Francesco Osmetti, Antonia Caruso e Andrea Pancini.

ASCOLTA L’INTERVISTA A GIORGIA SALLUSTI: