Dicembre torna e arriva con la sua irrefrenabile potenza natalizia: strade piene di luci e colori, alberi di Natale in ogni dove. Il giorno dell’Immacolata Concezione, come ogni anno e da decenni, si fa l’albero di Natale. O almeno questa la data formale.

Ma perché facciamo l’albero? Che origini ha?

Per la nona puntata di Cult News abbiamo parlato dell’importanza delle ricorrenze e siamo partiti proprio dall’abete.

Capace di resistere al mutare delle stagioni e di rimanere verde tutto l’anno, l’abete è conosciuto come simbolo di prosperità e gioia, sin dai tempi dei romani.

Prima ancora dell’avvento della cristianità e della tradizione degli alberi di Natale, le antiche popolazioni erano solite mettere piante sempreverdi sulle soglie delle case o incastrate alle finestre delle prime abitazioni, con la convinzione che questa semplice tradizione avesse il potere salvifico di tenere lontano le avversità.

Esistono diversi miti intorno a questa ricorrenza, il più popolare appartiene a Martin Lutero: si dice che la notte di natale, passeggiando all’aria aperta in un bosco vicino alla sua abitazione, rimase colpito dalla luce delle stelle sui rami innevati, quindi stregato da questa magica visione, cercò di fare lo stesso nella sua casa: prese un sempreverde e lo illuminò con delle candele.

In Estonia la prima apparizione di un albero “di Natale” risale al 1411, dove a Tallin un abete era già stato installato al centro della piazza municipale, senza alcuna pretesa religiosa. Sembrava invece venisse usato affinché uomini e donne potessero ballare nella speranza di trovare la propria anima gemella. Sembra anche che il Giappone non abbia necessità di legare la tradizione dell’albero a quella della nascita di Gesù e quindi del Natale e anche loro utilizzano questa giornata per celebrare la vicinanza con il proprio partner.

Dagli alberi ai mercatini natalizi, fino agli appuntamenti del fine settimana.

Restando in tema di ricorrenza, come ogni dicembre le città impazziscono di mercatini, tra usato e artigianato, quello che più ci piace è al Check Point Charly nei prossimi due fine settimana: 4 appuntamenti dove potrete trovare nuove opere del collettivo del Charly, tutto rigorosamente fatto a mano. Tra grafiche e new sound, lo spazio apre le porte per accoglierci con arte, musica e cibo.

Il viaggio di Cult News prosegue con i suoi appuntamenti: dal Circolo DEV che suona un’ultima volta sabato 7 dicembre, con una line up dalle 18 alle 2 di notte; ai concerti in prima assoluta di Angelica con un programma dedicato a Liszt e alla sua modernità giovedì 12 dicembre alle 19.30, fino ai progetti sperimentali del collettivo Xing con Institute of Rest per “Immobility salon #4”, ricerca sul valore del riposo a cura della coreografa Alix Eynaudi, sabato 7 alle 19.30 per lo spazio Raum.

Ognuno di questi appuntamenti, insieme agli spunti e alle letture condivise, hanno permesso il viaggio musicale della puntata.

Per riascoltare la playlist di Cult News del 5 dicembre, vai su Spotify.

Cult News, ogni venerdì mattina dalle 10.30 alle 11.30, l’agenda culturale che spazia fra suoni, letture ed eventi.
Di e con Flavia Montecchi.