La 15^ edizione di IT.A.CÀ, il festival del turismo responsabile, prosegue anche ad agosto e settembre. Come sempre, al centro dell’iniziativa c’è la riflessione sui passi percorribili verso la vera responsabilità del turismo, verso l’ambiente e le comunità che lo abitano, allo scopo di stimolare nuove idee e di incentivare gli operatori culturali nell’offerta di esperienze diverse, con l’obiettivo finale di creare un pubblico più attento ad un segmento di turismo poco considerato, ma che può rendere molto.
Dopo il tema del 2021 “Diritto di Respirare” e quello del 2022 “Habitat – Abitare il futuro”, IT.A.CÀ ha scelto di intitolare la sua 15^ edizione “Tutta un’ Altra Storia – Le comunità raccontano i territori”.
Tutta un’Altra Storia, gli appuntamenti della 15 edizione del festival IT.A.CÀ
«Ascoltare una storia dalla viva voce di chi l’ha vissuta, fare domande, ascoltare risposte, guardarsi negli occhi, stringersi le mani: tutto questo ci restituisce il senso della relazione, che abbiamo rischiato di perdere in questi anni di distanze forzate e che tuttora, se non corriamo ai ripari, rischiamo di vedere appiattita alla mera connessione digitale». È così che Pierluigi Musarò, direttore di IT.A.CÀ, spiega il tema di questa edizione, “Tutta un’Altra Storia”, che vuole mettere al centro le comunità e le persone che le vivono, le animano e le costruiscono rispettando il fragile ecosistema dei territori.
L’itinerario di agosto e settembre di IT.A.CÀ si snoda attraverso l’Emilia Romagna, le Marche, la Sardegna, la Sicilia, la Lombardia e il Trentino.
In particolare la prima tappa agostana inizierà il 18 agosto presso la fattoria didattica che sorge accanto al Parco Sasso Simone e Simoncello, nelle Marche, e la riscoperta delle tradizioni legate al pane, con un aperitivo conviviale condito da musica e concerti. Il 19 agosto, invece, si svolgerà una “passeggiata contraddittoria” tra i rovi e i campi fioriti di un paese e continua con incontri legati alla capacità di dialogare in contesti divisivi e la proiezione del documentario “Entroterra – Memorie e desideri delle montagne minori di Boschilla”, seguita dal dibattito con i registi. Ultimo giorno, il 20 agosto, oltre al brunch sull’erba e la mostra a Sestino che racconta la storia naturale del luogo e la storia della comunità che ci vive, anche la presentazione del libro di Lorenzo Lunadei, “Il Signore della Pioggia”.
Anche quest’anno torna la collaborazione con il festival Habitat.
Dalle Marche il festival si sposta in Emilia-Romagna, in particolare a Spilamberto, dal 25 al 27 agosto. La tappa offre un mosaico di eventi con cui si racconterà il territorio come un “diario di viaggio”: dalle fotografie vernacolari alle visite storiche in Rocca Rangoni e Antiquarium, dalle testimonianze di comunità come Overseas alle riflessioni su tematiche ambientali con Tricheco e Inco.Scienza, dalle esperienze di benessere al “campeggino” per ragazzi, dalla vita degli operai dell’Ex-Sipe a quelle degli artigiani, dalle vicissitudini delle dimore come Villa Testi a quelle delle Chiese come il complesso di Santa Maria degli Angeli, dai segreti del Nocino e degli amaretti a quelli delle botti dell’Aceto Balsamico Tradizionale. Si potrà partecipare ad una tappa speciale del Cammino dell’Unione insieme a Giuseppe “Leo” Leonelli, uno dei suoi ideatori, con la sua “Guida Sentimentale” a cui seguirà l’incontro con gli autori di cammini: Giulio Ferrari, Astrid degli Esposti e Mauro Bompani. La tappa termina con teatro, musica d’insieme e degustazioni enogastronomiche con Slow Food Vignola e Valle del Panaro.
Dal 30 agosto al 3 settembre, invece, protagonista sarà l’Umbria, in particolare Roccaporena di Cascia. La declinazione della tappa della provincia di Perugia si articola attraverso un archeo-trekking a contatto con la sacralità legata alla terra e ai culti femminili primitivi, un’escursione che fa parte delle tappe del Cammino agostiniano Montefalco-Cascia, un ritratto inedito di Santa Rita da Cascia curato da Lucetta Scaraffia e un appetitoso quanto sano appuntamento in agriturismo. A questa tappa, il 31 agosto, parteciperà anche lo scrittore e poeta Franco Arminio, che racconterà attraverso “una cerimonia lieta e pensosa” il suo “Sacro Minore”, un reading particolare dove pubblico e luogo si amalgameranno con il racconto e la magia dell’incontro.
Il 2 e 3, 9 e 10 e 16 settembre, poi, IT.A.CÀ torna in Emilia-Romagna, in particolare nelle colline alto-reggiane. Le prime due giornate di questa tappa si svolgono nel Querciolese, tra passeggiate alla ricerca degli animali notturni, “mappe della memoria”, e cene “narranti”; la seconda parte della tappa proseguirà nei territori del Comune di Albinea, narrati da piccoli produttori agricoli, tra storiche famiglie e giovani che hanno scelto un tipo di vita differente. Territori che parleranno anche attraverso la narrazione del ciclo produttivo del Lambrusco, che si affiancherà a visite ad aziende storiche del territorio immerse nelle bellezze a 500 mt di altitudine.
L’Ogliastra, in Sardegna, sarà protagonista della tappa dall’8 al 17 settembre, che si snoderà nei Comuni di Lanusei, Arzana e Villagrande Strisaili, nel cuore più verde e autentico della Sardegna, e dove la narrazione del territorio è strettamente legata alla sinergia tra comunità locale e ambiente: è in questa chiave che la seconda tappa sarda (la prima è stata quella di Quartu S. Elena a inizio giugno) proporrà eventi sociali, trekking, incontri e tanto altro.
Lunga un mese, dal 15 settembre al 15 ottobre, sarà invece la tappa bolognese, con un programma ricchissimo consultabile sul sito del festival.
Ma settembre offre altre tre tappe. In particolare, una dal 22 al 24 a Palermo, in Sicilia, Tra percorsi a piedi all’interno di un quartiere di periferia che, attraverso la street art, si prende cura di una comunità; incontri con gli artigiani aderenti alla rete Addiopizzo e tour a Portella della Ginestra con gli anziani della Casa del Popolo, la tappa sicula offrirà l’opportunità di poter ascoltare storie di uomini e di donne, di giovani e di adulti, che hanno scelto di scrivere una storia diversa.
Dal 22 al 26 settembre, inoltre, il festival approda in Lombardia, tra Brescia e le sue valli, che inizia con un particolare tour, all’insegna della narrazione dei territori e delle comunità che ci vivono: ci sarà infatti un “Bresciacatching”, ovvero un geocatching a squadre sulle tracce di personaggi in città, modo divertente e interattivo di esplorare un luogo. Alla presentazione del libro ‘Gente di carattere. I Bergamaschi. I Bresciani’ di Marcello Zane, anche un bike tour in vigna, aperitivi nelle cascine e incontri e workshop sul “turismo sociale” e gli scambi culturali.
Il mese si conclude poi in Trentino (25 settembre – 1 ottobre). Accanto alla raccolta delle erbe spontanee, che offre anche l’occasione per camminare in luoghi meravigliosi e conoscere l’habitat in cui crescono alcune specie, la tappa Trentina sceglie di narrare il territorio e la comunità attraverso il racconto della natura stessa: storie di donne e boschi, di popoli migratori come gli uccelli, storie di sassi, rocce e montagne per scoprire il passato e il futuro geologico del nostro ambiente e… storie di uomini e di salamandre.