Potere al Popolo di Bologna ha indetto un’assemblea pubblica il 9 giugno dalle 18.30 al Parco della Zucca, con lo scopo di aprire un dibattito tra i cittadini per raccogliere le idee della collettività in merito alle battaglie che il partito dovrà portare avanti in vista delle elezioni comunali del prossimo autunno.

Potere al Popolo si presenta per le comunali di Bologna

Si chiama “Bologna città pubblica” la proposta di Potere al Popolo per le elezioni comunali e vuole essere «una maniera differente di governare la città», afferma ai nostri microfoni Paolo Rizzi. L’obiettivo è dare una spinta per introdurre un modo differente di governare da parte delle istituzioni, ma anche una maggiore partecipazione cittadina sia nel processo decisionale comunale che in quello di controllo dal basso sugli amministratori.
«Noi vogliamo mettere insieme un lavoro collettivo e che sia soprattutto un lavoro che usa questa elezione come un’occasione e che queste elezioni non siano solo un appuntamento da marcare con la solita liturgia elettorale, ma che sia l’inizio di un percorso condiviso», continua Rizzi.

I grandi temi su cui si vuole aprire un dibattito collettivo sono il lavoro, la salute, le periferie e la condizione giovanile. Sì al confronto con la cittadinanza e apertura verso nuove idee, ma niente compromessi per quanto riguarda alcuni temi cardine come «la rottura delle catene di appalti, subappalti e cooperative con cui viene perpetuato lo sfruttamento, no al passante di mezzo, no alla privatizzazione strisciante della salute nella nostra regione».

Pur essendo stato invitato a partecipare, Potere al Popolo non si unirà alla coalizione “Sinistra Unita per Bologna” che raggruppa diverse forze politiche e sindacali a sinistra del centrosinistra.
«Pensiamo che la priorità non sia mettere insieme i cocci di quello che c’è stato, ma lavorare nei confronti delle classi popolari e attivare il più possibile i quartieri della città e lanciare qualcosa che non sia la riproposizione di esperimenti già tentati in passato».

Manuela Bassi

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