Un blitz dimostrativo per schierarsi contro la guerra che il presidente turco Erdogan sta conducendo in Rojava e contro l’inettitudine della comunità internazionale, Europa ed Italia in primis. È quello che sta accadendo all’aeroporto Marconi di Bologna, dove alcune sigle dei movimenti bolognesi (Rete Jin, Non Una Di Meno, Vag61, Laboratorio Crash, Cua, Circolo anarchico Berneri, Làbas, Tpo, Xm24, Coordinamento migranti, Connessioni Precarie) stanno cercando di bloccare i voli della Turkish Airlines, la compagnia di bandiera turca.
“Siamo qua per condannare ogni accordo tra l’unione Europea e Turchia e stiamo bloccando il volo di Turkish Airlines”, si legge nel comunicato dell’azione.



Ai nostri microfoni Giovanna racconta il senso dell’azione e lancia altri appuntamenti cittadini e non solo contro la guerra ai curdi.

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Di fronte al blocco operato da attiviste e attivisti, sono stati spostati più volte i banchi del check-in, ma ad ogni tentativo i manifestanti si sono recati ai nuovi banchi per continuare ad impedire che la compagnia aerea possa espletare le operazioni propedeutiche alla partenza.
Dopo un paio d’ore dall’inizio dell’azione un primo parziale risultato è stato raggiunto: il volo è stato ritardato.