10 milioni di euro per le 341 giovani coppie che hanno vinto il bando montagna 2020, che permette loro di ricevere fino a 30.000 euro di finanziamento per acquistare la loro prima casa sull’Appennino emiliano. “A gennaio partiranno le prime erogazioni” ha affermato Barbara Lori, assessore regionale alla Montagna. In futuro, il premio raddoppierà.

Appennino, il successo del bando regionale

Il bando è stato un successo, con oltre 2300 richieste da parte di nuclei familiari di cui l’età media è pari a 32 anni e mezzo. In futuro, verranno stanziati altri 10 milioni di euro per far scorrere la graduatoria e permettere ad altre famiglie o conviventi di usufruire del bonus. “Questo bando ha colpito al centro di bisogno. È una grande opportunità per contrastare lo spopolamento dell’Appennino e riuscire a intervenire sul patrimonio edilizio esistente ai fini di una riqualificazione di cui si sente tanto il bisogno. Grazie a questo bando, ci saranno ricadute positive sull’economia e sulle imprese locali. Il 93% dei richiedenti, ha infatti dichiarato di voler fruire dell’aiuto di imprenditori dell’Appennino e di imprese locali”, ha fatto sapere Barbara Lori.
A fine gennaio, la giunta regionale conta di poter iniziare ad erogare i primi finanziamenti per i 341 nuclei vincitori.

L’Emilia-Romagna è stata la prima Regione in Italia a proporre un bando per il ripopolamento delle zone montuose e “il risultato ha superato ogni rosea attesa – afferma il presidente della Regione Stefano Bonaccini – significa che abbiamo centrato una richiesta che era in evidente sottotraccia e che è stata esplicitata da un’opportunità che è stata accolta da tantissimi. Questa quantità di domande segna una riscoperta della montagna, purtroppo anche a causa della pandemia. Ora, si tratta ora di introdurre carburante a questa misura e il fatto di aver deciso che già il prossimo anno raddoppieremo i 10 milioni, significa fare un’operazione dal punto di vista delle risorse che permetterà di garantirci persone che continueranno a vivere in montagna”.

Il bando, rivolto ai nuclei familiari e alle giovani coppie che perlopiù hanno figli piccoli, permetterà di investire anche sui futuri abitanti della montagna. Inoltre, l’erogazione dei fondi vorrà dire l’avvio di nuovi cantieri “di taglio medio piccolo, in cui lavoreranno imprese del territorio. Questo darà un contributo per la ripartenza dell’economia, soprattutto su un settore come quello dell’edilizia che è stato colpito non dalla prima ondata dalla pandemia, ma addirittura dalla prima recessione del 2010”, prosegue Bonaccini. “Il ministro Boccia sta lavorando col Parlamento per aumentare fondi per la montagna. Se questo avverrà, ci auguriamo di aver accesso a risorse che potremo trasferire ulteriormente su questo bando. Di certo noi consolideremo il finanziamento 10 milioni, che diventano 20 e chissà, con disponibilità di bilancio e risorse nazionali, probabilmente questi 20 milioni andranno ad aumentare. Noi daremo un segno tangibile di investimenti su tutto ciò che serve per garantire l’impegno verso il lavoro e ci impegneremo nell’ambito della sanità e delle scuole, affinché possano essere date risposte sufficienti a chi vive nelle zone montuose”, conclude Bonaccini.

Matilde Gravili

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