Sabato 7 dicembre alle 19.00, all’ITC Teatro di San Lazzaro, torna César Brie in veste di autore, regista e attore per lo spettacolo “Re Lear è morto a Mosca“. A seguire, alle 20.30 all’ITC Lab, ci sarà un incontro e aperitivo, sui temi dello spettacolo, dal titolo “Arte e Potere”.
César Brie parla di rapporto tra arte e potere
Il regista argentino è una delle voci più potenti del teatro internazionale. È autore, insieme a Leonardo Ceccanti, dello spettacolo che andrà in scena sabato, prodotto da Isola Teatro, Campo Teatrale ed Elfo Puccini.
Sul palco dell’ITC Teatro, “Re Lear è morto a Mosca” racconterà la storia di Solomon Michoels e Venjiamin Zuskin, una storia vera ormai dimenticata. Michoels e Zuskin erano due attori, amici, condannati per aver volato troppo in alto. Colpevoli di aver immaginato un teatro d’arte fatto di canti, danze, poesie e colori in lingua yiddish nell’Unione Sovietica di Stalin. L’opera realizzata oggi da César Brie è ispirata a una loro sceneggiatura mai arrivata a teatro, che si è salvata grazie a due donne delle pulizie. Definito uno spettacolo di memorie da riscoprire, sarà un viaggio in Russia attraverso i dipinti di Chagall e i personaggi del Re Lear.
«Era il loro modo di recitare che era contrario al “realismo socialista” – spiega ai nostri microfoni César Brie – anche uno spettacolo di stampo sovietico, perché li dovettero fare, era sempre pieno di allusioni, di umorismo, di dissacrazioni che il regime tollerava poco, ma non potevano censurarlo perché non era solo nelle parole ma anche nel montaggio e nei gesti».
A tal proposito, Brie racconta dell’ispirazione presa da Chagall, che incrociò le vite di Michoels e Zuskin quando si occupò della prima regia del loro teatro nel 1921. «Quando Chagall propone un’idea del teatro che è tutta sua, tutta folle», Michoels lo prende molto sul serio e così creano un modo di lavorare in cui il corpo degli attori era al servizio di una sorta di leggerezza, ed era un teatro molto popolare che la gente andava a vedere anche se recitavano in yiddish.
A partire dagli stimoli innescati dallo spettacolo, si discuterà sul tema del rapporto tra artisti e regimi durante l’incontro e aperitivo, previsto immediatamente dopo lo spettacolo e intitolato, appunto, Arte e Potere. Un argomento che nel lavoro di César Brie riguarda la Russia, ma che corre lungo i secoli e travalica i confini. Il regista dialogherà con Vanessa Voisin – professoressa di Storia dell’Europa Orientale all’Università di Bologna – e i ragazzi e le ragazze del territorio, modera Oliviero Ponte di Pino di Ateatro. L’evento si concluderà con un gioco di domande e risposte, di spunti e interventi incrociati con i e le giovani presenti e il pubblico in sala.
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