La Cooperativa autogestita Camilla ha ricevuto una menzione del Premio Innovatori responsabili 2023 della Regione Emilia-Romagna

La Cooperativa Camilla – emporio di comunità ha ricevuto il 29 novembre 2023 una menzione nell’ambito tematico “Lavoro, imprese e opportunità” del premio Innovatori Responsabili della Regione Emilia-Romagna, edizione 2023. 

Da Camilla di solito succede che qualche socia o socio della Cooperativa si imbatta in un bando, premio, concorso cui Camilla potrebbe partecipare e pensa “interessante!”. Da lì partono mail e messaggi di condivisione alla ricerca di una sponda che possa confermare che “sì, è interessante” e dica “ci sto, do una mano!” 

Anche stavolta è andata così e leggendo il bando abbiamo pensato che Camilla potesse partecipare in virtù delle peculiarità di un modello che per primi abbiamo portato in Italia nel 2018 e che sono state riconosciute per il loro valore nell’assegnazione di questo premio.

Il premio infatti intende valorizzare l’impegno del sistema imprenditoriale, che in coerenza con la Carta dei Principi di responsabilità sociale delle imprese dell’Emilia-Romagna, contribuisce alla realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, assumendo una visione integrata della sostenibilità, attraverso l’innovazione di processi, sistemi, partenariati, azioni formative, tecnologie e prodotti.

Camilla, un’impresa “atipica” per fare del bene

Camilla è un’impresa molto particolare, perché gestisce un emporio di comunità, denominazione coniata in occasione del processo costituivo, che lascia intendere l’obiettivo di coniugare un luogo di vendita di prodotti equi, etici e sostenibili (l’emporio) e la cura della comunità di socie e soci membri della Cooperativa.

L’obiettivo di lungo periodo del progetto è costruire una comunità sempre crescente di cittadine e cittadini che scelgono di cambiare le proprie abitudini di consumo per renderle più eque, etiche e sostenibili: ovvero scelgono di riprendere in mano il controllo su aspetti fondamentali della loro vita.

Comunità significa mettere insieme persone che decidono di negoziare la loro interdipendenza e riconoscono che il benessere individuale, collettivo e del pianeta sono legati tra loro e dobbiamo farcene carico. 

Consumo equo, etico e sostenibile significa ripensare il modo in cui facciamo fronte ai nostri bisogni quotidianamente. Significa anche garantire contemporaneamente la salute nostra, della terra e delle forme di vita che la abitano.

Camilla vuole ricucire il legame tra produzione e consumo, ridistribuire le responsabilità e le esternalità (sia positive che negative) lungo la filiera, e soprattutto pensare ai cittadini come attori della vita economica locale e non consumatori passivi. Per questo abbiamo scelto di organizzare la nostra esperienza in forma democratica e cooperativa.

In Camilla, infatti, tutte le attività di gestione sono svolte a titolo volontario dai soci, insieme a due lavoratrici dipendenti. In questo modo, la responsabilità diventa collettiva e il consumo non è più un fatto individuale autoreferenziale.

Il modello organizzativo è basato sull’autogestione, ovvero sulla suddivisione di tutte le attività di gestione tra le socie, grazie ad un sistema di turnazione che prevede un impegno di 2 ore 45 minuti ogni quattro settimane per ciascuna socia. In questo modo i soci hanno la possibilità di sperimentare diverse mansioni (dal magazzino alle pulizie, dall’informatica alla gestione della cassa), acquisire nuove competenze, conoscere direttamente la complessità della gestione di uno spazio commerciale, e avere momenti di scambio e formazione con altre socie. 

La Regione Emilia-Romagna, nel valutare le tante domande di partecipazione ricevute, ha riconosciuto l’alto valore e l’innovazione del progetto Camilla, che ha portato a Bologna dal 2018 un’esperienza cooperativa che si ispira e poggia le sue radici nella cooperazione mutualistica che ha una lunga storia nella nostra Regione.