La stagione teatrale 2025/2026 porta sul palco del Teatro Comunale e del Teatro Fanin sei spettacoli che attraversano registri diversi: dal comico surreale al racconto epico, dalla satira contemporanea alla riflessione filosofica. Una programmazione che punta sulla forza della narrazione dal vivo, affidata a interpreti tra i più validi del panorama teatrale italiano.
Una stagione spiccatamente narrativa, dove la parola diventa protagonista quasi assoluta. Le storie – epiche, comiche, autobiografiche, assurde – si intrecciano a musiche dal vivo e danno corpo a interpretazioni che portano sul palco la potenza antica del racconto orale. Una stagione pensata per chi ama il teatro come luogo vivo di incontro, stupore e riflessione.
Il calendario, fra Teatro Comunale e Teatro Fanin
5 dicembre 2025 – Teatro FANIN
UNA PICCOLA ODISSEA (di e con Andrea Pennacchi)
Andrea Pennacchi rilegge l’Odissea partendo da un ricordo d’infanzia: una copia rovinata dalla pioggia che il padre gli regalò. Il mito di Odisseo diventa così una storia familiare, intrecciata alla sua biografia e al bisogno ancestrale di raccontare.
Pennacchi restituisce l’epica di Omero come un grande racconto orale, fatto di più voci e più punti di vista: Telemaco, Penelope, gli aedi, i compagni. Si parte dalla capanna di Eumeo, luogo caldo delle storie, per seguire il ritorno a Itaca in tutta la sua intensità emotiva.
8 gennaio 2026 – Teatro FANIN
DIOGGENE (con Stefano Fresi)
Uno spettacolo in tre quadri, interpretato da un solo protagonista: Nemesio Rea, attore celebre alle prese con la vita, il teatro e il senso dell’esistenza.
Si passa dal racconto epico e grottesco della battaglia di Montaperti, scritto in autentico volgare duecentesco, allo sfogo privato nel camerino, fino alla scelta radicale del terzo quadro: abbandonare tutto e vivere, come Diogene, in un bidone dell’immondizia, libero da ambizioni e possedimenti.
Una prova attoriale intensa, ironica e sorprendente.
22 gennaio 2026 – Teatro COMUNALE
Lunanzio e il Drago (di e con Loris Fabiani)
Lunanzio, l’alter ego comico e visionario di Loris Fabiani, trascina gli spettatori in un viaggio surreale, popolato di creature bizzarre, compagni improbabili e l’immancabile Agnese. Un’avventura ironica e piena di colpi di scena, che culmina nella prova più temuta dal protagonista.
5 febbraio 2026 – Teatro COMUNALE
TEMPI MODERNI (di e con Paolo Hendel)
Paolo Hendel torna con un monologo scritto insieme a Marco Vicari, un affresco comico sul nostro presente, tra contraddizioni, paure e piccole nevrosi quotidiane. Terrapiattisti, negazionisti, complottismi e notizie folli diventano materia viva per un racconto che ci fa sentire tutti un po’ Charlot, incastrati negli ingranaggi dei nostri tempi.
Musica dal vivo con Michele Staino (contrabbasso) e Renato Cantini (tromba).
6 marzo 2026 – Teatro COMUNALE
BASTA UN FILO DI ROSSETTO (con Barbara Foria)
Barbara Foria, verace e prorompente, torna sul palco con un monologo che è un diario comico e irresistibilmente umano. Una donna speciale che tra insicurezze, appuntamenti sbagliati e brufoli inopportuni racconta con ironia la vita quotidiana femminile, tra identità, desideri e piccoli disastri universali.
19 febbraio 2026 – Teatro FANIN
… E SE FACESSI UN TOUR? (di e con Maurizio Merluzzo)
Attore, doppiatore e volto amatissimo dal pubblico, Merluzzo porta in scena uno spettacolo che unisce comicità, retroscena del doppiaggio, aneddoti incredibili e momenti motivazionali.
Un viaggio dal ritmo serrato, tra interazione col pubblico, ironia e racconti che rivelano la passione profonda per la voce e per il mestiere dell’attore.
24 marzo 2026 – Teatro FANIN
Arrivano i Dunque — avannotti, sole Blu e la storia della giovane Saracinesca (di e con Alessandro Bergonzoni)
Il linguaggio vertiginoso e inconfondibile di Alessandro Bergonzoni torna in scena con uno spettacolo che è un’asta dei pensieri, un flusso poetico e visionario, un viaggio nelle pieghe dell’immaginazione.
Tra giochi di parole, lampi filosofici, associazioni imprevedibili e scenografie “èscatologiche”, Bergonzoni ci trascina in un universo dove il senso si nasconde e si rivela, e dove nulla accade senza tutti.
Una vera immersione nella sua “esasperanto-poetica”.






