«Se vogliamo individuare l’inizio della criminalizzazione del dissenso, possiamo farla risalire al 7 aprile 1979, con la caccia alle streghe che venne messa in atto. Oggi questo governo però opera un salto di qualità con quella che definisco repressione preventiva del dissenso». È così che Vincenzo Scalia, docente di Sociologia della devianza e co-autore di “Questo libro è illegale” (Altreconomia, 2025) sintetizza la svolta autoritaria che sta avvenendo in Italia e che viene illustrata nel libro in modo collegiale da diversi esperti, con la curatela dell’Osservatorio Repressione e di Volere la luna.

La presentazione di “Questo libro è illegale”

Dal decreto anti-rave al decreto Caivano, dall’introduzione del reato di rivolta passiva in carcere, la norma anti-Gandhi e la galera per chi occupa un edificio contenuti nel decreto sicurezza, in appena tre anni il governo Meloni ha ristretto significativamente gli spazi di protesta e di manifestazione del dissenso.
“Questo libro è illegale” vuole essere, come spiega il sottotitolo, “un glossario per resistere alla repressione” e lo scopo, spiega Scalia, è anche quello di dare indicazioni per «continuare a seguire i canali garantiti dalla Costituzione per la libertà di manifestazione, di riunione e di associazione per rovesciare la situazione attuale».

Nel libro si parla di temi oggetto di restrizioni che riguardano diversi ambiti: dall’abitare al blocco stradale, dal Daspo alla disobbedienza civile, dalla retorica sulla sicurezza alle zone rosse, da multe e risarcimenti alla militarizzazione.
I contributi, oltre a quello di Scalia, sono di Alessandra Algostino, Ludovico Basili, Federica Borlizzi, Davide Conti, Italo Di Sabato, Paolo Di Vetta, Angela Dogliotti, Duccio Facchini, Lorenzo Guadagnucci, Dana Lauriola, Tatiana Montella, Livio Pepino, Valentina Pazé, Marco Revelli, Enrica Rigo, Giovanni Russo Spena e Rossella Selmini.

Il libro verrà presentato a Bologna alle 18.00 di mercoledì 19 novembre, in un incontro promosso dall’Associazione Victor Serge nella Sala Consigliare del Quartiere Porto, in via dello scalo 21.
Alla presentazione interverranno anche l’avvocato Mario Marcuz, Ilaria Falossi dei Giovani Comunist@, Valerio Guizzardi dell’associazione Papillon Rebibbia e Michele Terra, consigliere di Quartiere di Sinistra Unita per Bologna.

ASCOLTA L’INTERVISTA A VINCENZO SCALIA: