Sono stati la polemica estiva bolognese più calda, tra ironia, accuse di inutilità e sperpero di risorse all’Amministrazione comunale, ma ora ci si avvia verso l’epilogo. Stiamo parlando degli ormai famosi alberi in vaso che il Comune di Bologna ha collocato nelle principali piazze del centro storico cittadino, presentando l’operazione come contrasto alle ondate di calore alla crisi climatica.
Gli oltre centro alberelli, come promesso, verranno ora piantumati nei giardini di nidi e materne e questo pomeriggio è avvenuta la prima messa a dimora nel giardino del nido Grosso in Bolognina.

A Bologna le piantumazioni dei primi alberi in vaso

A presenziare alla piantumazione ben tre assessori della giunta Lepore: la vicesindaca Emily Clancy e gli assessori Daniele Ara e Simone Borsari.
Quello di oggi è il primo atto di un lavoro che durerà due settimane. Fino alla prima settimana di ottobre, fa sapere una nota del Comune, tutte le 158 piante (90 alberature e 68 arbusti) che a luglio erano state collocate in alcune piazze del centro per aumentare le zone d’ombra verranno trasferite e piantate nelle scuole.
È sta la vicesindaca Clancy a rassicurare sulle condizioni di salute degli alberi in vaso e a manifestare la volontà di replicare l’iniziativa l’anno prossimo. «I cittadini ci chiedono di aumentare il verde, anche in zone dove non è possibile portarlo in modo strutturale – ha osservato la vicesindaca – la sperimentazione è andata bene e ci piacerebbe discuterne nei percorsi di Bologna Verde».

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L’assessore alla Scuola Ara ha poi spiegato i criteri con i quali verranno collocate le piante nei giardini di nidi e materne. In particolare, la collocazione cercherà di sfruttare al meglio la funzione ecosistemica, ombreggiando parti delle strutture scolastiche, come un’aula. «L’acero che abbiamo piantato oggi fra sei o sette anni farà molta ombra», spiega Ara, che racconta come la decisione sulla collocazione delle piante sia stata presa di concerto con le maestre di nidi e materne.

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Le polemiche attorno agli alberi in vaso

Le polemiche attorno agli alberi in vaso sono state a dir poco infuocate e hanno toccato tanti aspetti diversi. I principali riguardano l’efficacia dello scopo per cui sono stati collocati nelle principali piazze del centro cittadino, cioè il contrasto alle ondate di calore che attanagliano Bologna sempre più violentemente.
Data la giovane età, gli spazi d’ombra offerti dalle chiome delle piante sono stati piuttosto ristretti e ciò ha sollevato grande ironia sui social. Gli esperti hanno anche spiegato che i meccanismi per cui gli alberi contribuiscono ad abbattere le temperature riguardano soprattutto l’evaporazione d’acqua dalle foglie, meccanismo che richiederebbe grandi quantitativi d’acqua e un terreno reale, non della poca terra di un vaso.
Una polemica che, in realtà, richiamava le politiche di abbattimenti dell’Amministrazione comunale di piante decennali e sane su terreni oggetto di progetti urbanistici.

Le accuse all’Amministrazione di avere fatto una mera operazione di marketing, però, fanno il paio con quelle per l’investimento di ben 128mila euro. Inizialmente gli alberi in vaso annunciati dal Comune erano 110, mentre successivamente si è arrivati al numero di 158. La spesa, quindi, oscillava dai 1.163 euro agli 858 euro a pianta, cifre che sono apparse spropositate e fuori mercato a buona parte della cittadinanza.
In una nota l’Amministrazione comunale ha spiegato che sia i costi per le varietà di piante scelte, sia quelli per i servizi offerti per la loro collocazione nelle piazze e la successiva piantumazione nei giardini delle scuole erano inclusi nella somma.

Infine, ed è l’elemento ancora da verificare, più di una persona ha scommesso che, a causa dello stress subito per i mesi in vaso sul sagrato bollente delle piazze, i poveri alberelli non sarebbero sopravvissuti un anno dalla piantumazione in terra. I dati nelle mani degli esperti andrebbero in questa direzione, specialmente in tempi di crisi climatica e fenomeni estremi.
A tal proposito, sempre nell’onda dell’ironia, è nata anche la campagna lanciata da Hansy Lumen per l’adozione degli alberi in vaso.