Uno dei più importanti compiti di chi amministra la città è scegliere come investire le risorse economiche che sono a disposizione. A cosa dare la priorità? Su cosa puntare? A queste domande risponde il Bilancio di previsione, cioè il documento che contiene le previsioni di spesa per i successivi tre anni. In un certo senso può essere visto come il riassunto, in numeri, di una parabola politica.
Oggi gli occhi erano puntati su Matteo Lepore, nuovo sindaco di Bologna che ha presentato il bilancio del 2022, da approvare entro il 31 dicembre. Il bilancio ammonta a un totale di 1,3 miliardi di euro e prevede il welfare come la voce di spesa corrente più importante, con 227 milioni di euro destinati. Le principali voci di spesa di questo settore sono: anziani, persone con disabilità, minori e famiglie.

Bilancio 2022: il sindaco punta sul welfare

«Sono davvero risorse imponenti: 1,3 miliardi di euro. Bologna ha bisogno e può pensarsi in grande: questa ambizione serve per non lasciare indietro nessuno. Dobbiamo investire di più e fare scelte progressiste», sostiene il primo cittadino Lepore.
«Con questo bilancio noi disegniamo un’idea grande di Bologna, una città che vuole impegnarsi per non lasciare indietro nessuno. Questo significa non alzare la pressione fiscale, non aumentare la Tari e invece innalzare tutte quelle che sono le risorse del nostro bilancio per il welfare e per la scuola», continua Matteo Lepore.

E i principali numeri del bilancio confermano la linea del sindaco: la soglia di esenzione fiscale Irpef è mantenuta a 15 mila euro lordi, non ci sono aumenti sulla pressione fiscale, la Tari rimane invariata, mentre si confermano le tariffe relative ai servizi educativi, scolastici e socioassistenziali.
«Le tariffe rimangono invariate nonostante – chiarisce l’assessore al Bilancio Roberta Li Calzi – i costi dei servizi per il Comune siano aumentati in questi anni di pandemia. Per quanto riguarda l’agevolazione all’infanzia il Comune integra i fondi regionali, arrivando ad aiutare, in modo calmierato, le famiglie che arrivano fino a un Isee di 45 mila euro l’anno. Ci sarà un innalzamento dell’indebitamento, passando da 82,2 milioni di euro a fine 2020 a 108 milioni alla fine del 2024, e questo perché il 2022 sarà un anno record di investimenti».

«Abbiamo un aumento del sostegno alle fragilità e delle risorse per calmierare le rette dei nidi e delle scuole – continua il sindaco Matteo Lepore – Approviamo questo bilancio in un momento difficile segnato profondamente dal Covid, lo faremo entro il 31 dicembre e siamo uno dei pochi comuni italiani che approverà il bilancio nei termini previsti. Abbiamo avuto aumenti spaventosi per quanto riguarda le materie prime, ma anche per l’erogazione dei servizi più basilari. Solo nel settore scuola abbiamo avuto un più 10 milioni di euro per i costi del Covid».

Medea Calzana

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