Radio Onda Rossa di Roma, una delle poche radio libere rimaste in Italia, lancia un appello per continuare a trasmettere: servono soldi per comprare un nuovo trasmettitore. Sul sito www.ondarossa.info il link per il crowdfunding e un intervento di Ascanio Celestini.

Ha 40 anni, ha attraversato una battaglia decennale contro Radio Vaticana che copriva la sua frequenza, una bomba nel 1982 che ha causato parecchi danni, una chiusura giudiziaria, ma è ancora viva. Si tratta di Radio Onda Rossa di Roma, una delle poche radio libere rimaste in Italia, ma che non ama questa definizione. “Preferiamo definirci una radio militante – spiega ai nostri microfoni Antonella, una delle figure storiche – perché stiamo da una parte ben precisa, che purtroppo non ha mai avuto molta voce”.

Ora Radio Onda Rossa si trova in difficoltà. Il vecchio trasmettitore a valvole ha iniziato a dare pesanti segni di cedimento e potrebbe lasciare a piedi l’emittente da un momento all’altro, sancendone di fatto la chiusura.
La strumentazione è molto costosa, perciò Radio Onda Rossa ha lanciato un appello ad ascoltatrici, ascoltatori e simpatizzanti, che possono contribuire all’acquisto attraverso un crowdfunding.
In poche ore sono già stati raccolti 3mila euro, ma l’obiettivo è ancora lontano: ne servono infatti 19mila.

Alla piattaforma per le sottoscrizioni si può accedere direttamente dal sito della radio, dove si trova anche un bell’intervento dell’attore Ascanio Celestini, che si è prestato per la causa.
“Devo dire che la prima risposta ci ha sorpresi – continua Antonella – perché anche persone che non condividono totalmente la nostra posizione hanno mostrato sensibilità e ritengono che la radio debba continuare ad esistere”.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ANTONELLA: