Autentico monumento della letteratura pianistica di tutti i tempi, pietra miliare della seconda metà del ‘900, epico, trascinante e poetico, il brano più celebre del compositore e virtuoso del pianoforte statunitense (ideologicamente di tendenze anarchiche) Frederic Rzewski (1938), dal cognome quasi impronunciabile (studi anche italiani con Luigi Dallapiccola), “The People United Will Never Be Defeated!” (composta nel 1975 per la dedicataria Ursula Oppens), ovvero 36 variazioni (suddivise in 6 gruppi di 6 variazioni, con l’ultima di ciascun gruppo che assomma tutte le precedenti trasformazioni, anche se nel disco che vi propongo la composizione è stata sezionata in 8 parti) su un canto popolare cileno, il celeberrimo “El Pueblo Unido Jamas Serà Vencido!” (semplicissimo concetto del quale ci siamo colpevolmente dimenticati del tutto, oggigiorno). Peraltro, temi politici e sociali, affiorano sovente nella sua produzione non facilmente incasellabile.

Mi ricordo ancora piuttosto bene il giorno in cui, almeno 3 lustri fa, in un negozio di dischi del centro storico di Bologna, fra i tanti falcidiati dalla crisi del settore nell’ultimo ventennio abbondante, esercizio specializzato in generi musicali prevalentemente alternativi e di nicchia e che quindi, riguardo alla classica, teneva soltanto pochissimi titoli tutti rientranti nella categoria della musica contemporanea, rammento per l’appunto che vidi anche un cd comprendente un’incisione della composizione suddetta, sul quale qualcuno, ignoro se il gestore od il commesso, vi aveva apposto un adesivo con su scritto a penna: “CAPOLAVORO! STOP!”. Nulla da eccepire, va da sè!

Altro ricordo è quello d’una diretta radiofonica su Radiotre, anche questa risalente a qualche lustro fa, ripresa d’un concerto dal vivo di cui, al contrario, non rammento il luogo, nel corso del quale il nostro eseguì il brano con tale foga che, al termine dell’esibizione, l’accordatura del pianoforte era quasi andata a farsi benedire! Seguì anche una breve intervista al medesimo che si rivelò piuttosto simpatico, nel suo italiano un poco pittoresco!

Musica che col passare del tempo nulla ha perso del suo smalto espressivo, quest’ora abbondante d’eloquenza a dir poco torrenziale, vi viene proposta nella puntata del 24 giugno, proprio nell’interpretazione somma del suo creatore (peraltro la discografia di questo lavoro è tutta d’altissimo livello, stante la sua difficoltà tecnica veramente trascendentale, non priva d’effetti rumoristici, che richiede al solista, a tratti, perfino di fischiettare intonato a tempo), registrata in studio ad Aarhus in Danimarca nell’ottobre del 1986 ed uscita nel ’90 per l’etichetta svizzera Hat / NOW. series.

“Un tocco di classico” va in onda ogni giovedì alle ore 24, in streaming ed in fm 103.1 mhz.

—- Gabriele Evangelista —-