Il Bologna Jazz Festival 2025 prosegue con un appuntamento che unisce talento, energia e visione musicale: lunedì 3 novembre, alle ore 22:00, la Cantina Bentivoglio di Bologna ospita Flavio Boltro Nextgen, un progetto che intreccia l’esperienza di uno dei protagonisti storici del jazz italiano con la spinta innovativa dei nuovi talenti della scena contemporanea. Martedì 4 novembre al Teatro Auditorium Manzoni, invece, il concerto evento del quartetto a formazione femminile guidato da Dee Dee Bridgewater, in programma alle ore 21:15.

Bologna Jazz Festival: il programma del 3 novembre

Il concerto di stasera alla Cantina Bentivoglio vede protagonista, alla tromba, Flavio Boltro, artista di caratura internazionale e da decenni punto di riferimento del jazz europeo. È stato anche collaboratore di giganti come Michel Petrucciani, Cedar Walton e Billy Hart. Guida il gruppo formato da Emanuele Filippi al pianoforte, Michelangelo Scandroglio al contrabbasso e Mattia Galeotti alla batteria: un totale di quattro musicisti che danno forma a un ensemble dal linguaggio fresco e contemporaneo, in cui la tradizione jazzistica dialoga con nuove idee sonore e ritmiche.

Il programma spazia tra composizioni originali e reinterpretazioni dal carattere intenso e comunicativo, in un continuo equilibrio tra lirismo, ritmo e improvvisazione. Con Nextgen, Boltro conferma il suo ruolo di mentore e innovatore, guidando una formazione giovane ma già matura, che rappresenta al meglio la vitalità del jazz italiano di oggi.
Un concerto che promette di condurre il pubblico in un viaggio musicale ricco di intensità, eleganza e libertà creativa.

Bologna Jazz Festival: il programma del 4 novembre

Oggi unanimemente riconosciuta come una delle migliori jazz singers in attività, Dee Dee Bridgewater ha avuto una carriera in parte ‘turbolenta’, specialmente per quanto riguarda la sua affermazione sulla scena statunitense. Nata Denise Eileen Garrett nel 1950, ha preso poi il cognome del noto trombettista Cecil Bridgewater, col quale fu sposata all’inizio degli anni Settanta. A quel periodo risalgono anche le sue prime prove nella ‘serie A’ del jazz americano (con l’orchestra di Thad Jones e Mel Lewis, Dexter Gordon, Dizzy Gillespie, Max Roach, Sonny Rollins).

Ma la completa maturazione artistica di Dee Dee avviene nel corso degli anni Ottanta, dopo il suo trasferimento in maniera stabile in Francia. Oltre a raffinare le sue interpretazioni jazzistiche, flirta con la musica commerciale, riuscendo così a creare un forte legame col pubblico, mai venuto meno da allora. In Italia, in particolare, ‘sfonda’ grazie al duetto con Ray Charles al festival di Sanremo del 1989 e ad altre apparizioni sempre a Sanremo nei due anni successivi.

Sono poche e sporadiche le prove discografiche di Dee Dee sino alla fine degli anni Ottanta, ma le cose cambiarono improvvisamente a partire dagli anni Novanta, quando la cantante ottenne un contratto con la Verve e iniziò a pubblicare una lunga serie di dischi memorabili. Negli ultimi due decenni le sue prove discografiche si sono diradate, ma ogni volta arrivano coi crismi del grande evento: progetti curatissimi destinati ad avere lunga vita nelle tournée internazionali, dalle chansons francesi di J’ai deux amours (2005) alla musica del Mali di Red Earth (2007), dal confronto col repertorio di Billie Holiday (Eleanora Fagan, 2010) ai gesti d’amore verso New Orleans e Memphis di Dee Dee’s Feathers (2015) e Memphis… Yes, I’m Ready (2017). Dopo tutto ciò, Dee Dee si è stabilita nuovamente negli Stati Uniti, questa volta da grande diva del canto jazzistico.

L’attuale touring band di Dee Dee Bridgewater è un quartetto tutto femminile dal cast internazionale (con le statunitensi Carmen Staaf e Julie Saury e l’italiana Rosa Brunello), una formazione assemblata per lanciare un grido di battaglia: “We Exist!”. Nel progetto confluiscono brani di protesta come Mississippi Goddam, Trying Times, The Danger Zone. Arte e attivismo si materializzano, in un’ottica totalmente femminile, nella poliedrica, raffinata e potente vocalità di una leggenda della musica jazz.