Il programma di domani, mercoledì 5 novembre, del Bologna Jazz Festival ci propone alle 18:00 il Laboratorio Sociale Afrobeat al Binario69 e Songs for Distingué Lovers un progetto del Museo Internazionale e Biblioteca della Musica dedicato a Billie Holiday. Alle ore 22:00 troviamo invece i Savana Funk alla Cantina Bentivoglio.

Bologna Jazz Festival: il programma del 5 novembre

Il Laboratorio Sociale Afrobeat è diretto e coordinato da Guglielmo Pagnozzi ed è un laboratorio musicale gratuito e aperto a tutti i cittadini musicisti e non, a tutti gli strumenti, senza limiti di numero, non è necessario saper leggere la musica ed è a frequentazione libera, aperto anche a chi si occupa di teatro, poesia, danza, arti visive e qualunque altra attività creativa. I “non musicisti” potranno partecipare suonando percussioni: il loro apparentemente piccolo contributo in realtà verrà valorizzato nell’insieme ritmico “corale”. Gli incontri si articoleranno in momenti teorici di ascolto e discussione e soprattutto in lunghi momenti di pratica musicale diventando così luogo di socializzazione, scambio interpersonale e interculturale, tutto in un clima di convivialità e reciprocità. Questo progetto mira a creare uno spazio inclusivo e accogliente dove la musica diventi un veicolo per l’incontro, il dialogo e la crescita personale e collettiva.
A seguire jam session.

Songs for Distingué Lovers è un progetto curato da Emiliano Pintori che segue una narrazione al pianoforte sulla figura di Lady Day, attorno alla quale si sono concentrati una serie di miti difficili da estirpare nel corso degli anni (non ultima la discutibile operazione cinematografica The United States vs. Billie Holiday del 2021). A questa mitologia ha contribuito in parte la stessa Holiday attraverso la sua celebre autobiografia Lady Sings The Blues, ma di fatto è la sua vita ad avere tutti gli elementi che contribuiscono a creare un mito tragico: un’infanzia e giovinezza tra povertà e abusi, l’incredibile e repentino debutto artistico, il successo, le violenze subite, le droghe, il carcere, il declino e la morte ancora giovane a soli 44 anni. L’evento si svolge al Museo Internazionale e Biblioteca della musica di Bologna e vede la partecipazione di Eloisa Atti e del sassofonista Matteo Raggi.

Aldo, Blake e Youssef si incontrano nella primavera 2015 a Bologna, scatta subito una rara sintonia umana e musicale. Immediatamente i tre decidono di formare una band e iniziano da subito a fare molti live, a sperimentare idee e a scrivere musica. I Savana Funk incarnano l’essenza della live band unendo funk, rock e blues con jam incendiarie, groove irresistibili ed una presenza scenica invidiabile, con un pubblico affezionato in rapida crescita e un crescente numero di concerti in tutta Europa. “Ghibli” è il titolo del loro ultimo album uscito nel 2022 e distribuito in tutto il mondo, seguito da un lungo tour nei club che registra numerosi sold-out e conferma i Savana Funk come una delle live band più promettenti del circuito live. Nella primavera del 2023 portano in tour il progetto speciale Savana Funk feat Willie Peyote: 5 date sold-out che vedono l’originale fusione delle sonorità funk della band con le barre del rapper torinese, con risultati entusiasmanti. Ad aprile 2023 è il momento di “Ghibli – The remixes”, un Ep di remix ad opera di producer e dj come Bruno Belissimo, Dj Rocca, Frank Sativa e anticipato dal brano “Lipari – Cosmic Remix” realizzato da Gaudi: producer e polistrumentista di fama internazionale.

Il nuovo materiale contamina il suono groove-oriented della band con quello del clubbing, allargando ulteriormente il loro pubblico. L’estate 2023 vede i Savana Funk affrontare il loro festival tour più grande e importante di sempre con migliaia di persone a ballare ai loro concerti come allo Sherwood Festival (con Seun Kuti), allo Sziget Festival e al Tanta Robba (con i Nu Genea). Tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 i Savana Funk sono impegnati nel progetto Savana Sound System: un club tour che li vede affiancati in jam da dj e producer come Gaudi, Rocca, Zingabeat e Loopus in Fabula che rende la loro musica ancora più contaminata.
Il palco rimane sempre la dimensione più congeniale per apprezzare lo spirito del gruppo.