Continua la settimana del Bologna Jazz Festival con il programma per domani, giovedì 6 novembre, che prevede la seguente tripletta di concerti: Studio Murena al Locomotiv Club (21:30); Carmen Souza al Bravo Caffé (22:00); Vittorio Solimene Quartet allo Sghetto Club (23:00).

Bologna Jazz Festival: il programma del 6 novembre

Studio Murena torna sul palco con il Notturno Club Tour 2025. Il collettivo milanese torna dal vivo con la sua inconfondibile miscela di jazz e hardcore rap venata di elettronica: un sound potente e flessuoso, a tratti misterioso e inquietante, a tratti epico.
Studio Murena è un collettivo nato a Milano nel 2018. Capostipiti di un nuovo sound italiano che fonde jazz, elettronica e rap, hanno collaborato con artisti come Ghemon, Danno, Paolo Fresu e Laila Al Habash. Dopo il successo dell’album WadiruM e una lunga serie di live nei principali festival italiani e internazionali (MI AMI, Locus, iDays, Sziget), tornano con un nuovo disco, prodotto da Tommaso Colliva, e uno show rinnovato.

Carmen Souza (Lisbona, 20 maggio 1981) è una cantante portoghese di jazz. Cantautrice di origini capoverdiane, si esprime sia in portoghese che in creolo capoverdiano. Si distingue per uno stile originale, un jazz fusion fra i canti tradizionali di Capo Verde con elementi tradizionali e contemporanei del jazz. Nel 2013 è stata insignita del premio per la miglior interprete di morna e della migliore voce femminile al Cabo Verde Music Awards.
presenta il suo undicesimo album, “Port’Inglês”, caratterizzato dalla sua voce unica e assolutamente riconoscibile nel panorama della word music, e con il suo particolarissimo stile che è con un mix di jazz e influenze capoverdiane. Il lavoro esplora in maniera poetica e struggente le storie dell’occupazione britannica di Capo Verde.

Conosciuta come la Ella Fitzgerald capoverdiana, Souza si distingue per il suo carisma e la sua tecnica vocale, superando i confini dei generi musicali tradizionali. Ha effettuato numerose tournée internazionali e pubblicato undici album sotto l’etichetta tedesca Galileo Music, ottenendo riconoscimenti nella scena della World Music e del Jazz. Dalla sua uscita nell’ottobre 2024, “Port’Inglês” è stato classificato nella WMCE, nella Transglobal World Music Chart e nella Raiz Iberian Roots Music Chart. È stato inoltre inserito in diverse classifiche dei migliori album di World Music del 2024 ed nel gennaio 2025, è stato nominato per i German Critics Awards – Preis der deutschen Schallplattenkritik.

Vittorio Solimene nasce a Napoli il 9 gennaio del 1998. Intraprende lo studio del pianoforte classico a 12 anni ma si appassiona ben presto al jazz.  Si iscrive al Liceo Musicale “A.Manzoni” di Latina (dove segue una formazione ad indirizzo classico) e all’ età di 15 anni viene ammesso  al triennio accademico in pianoforte jazz al Saint Louis College of Music di Roma. Qui ha la possibilità di studiare pianoforte con Dario Zeno, Pierpaolo Principato, Alessandro Gwis e Roberto Tarenzi e musica d’insieme con Maurizio Giammarco e Rosario Giuliani. Nello stesso anno frequenta i seminari estivi di Tuscia in Jazz, dove ha la fortuna di incontrare Aaron Parks, Kurt Rosenwinkel, Eric Revis e Justin Faulkner. Collabora con il sassofonista olandese Gideon Tazelaar, grazie al quale si esibisce ad Amsterdam e Rotterdam.

Alla fine del 2017 intraprende lo studio dell’organo hammond. Nel 2018, inizia a collaborare con il sassofonista Rosario Giuliani, soprattutto in veste di organista e, occasionalmente, in quelle di pianista. Nello stesso anno, forma il primo trio a suo nome con Francesco Ponticelli al contrabbasso e Riccardo Gambatesa alla batteria, con i quali incide il disco “Urlo Piano” per l’etichetta Auand, pubblicato a  marzo 2019. Nel giugno 2021 all’interno della rassegna “Giovani leoni”, presso la Casa del Jazz, ha l’occasione di aprire in piano solo i concerti di 4 grandi musicisti del jazz italiano (Javier Girotto, Stefano Di Battista, Danilo Rea e Enrico Rava, Rita Marcotulli). A settembre dello stesso anno partecipa come ospite dell’orchestra d’archi diretta da S. Mastruzzi insieme ai pianisti Alessandro Lanzoni e  Sade Mangiaracina ad un concerto organizzato per rendere omaggio al pianista scomparso Amedeo Tommasi. 

Alla fine del 2022, entra a far parte del nuovo sestetto di Gegè Telesforo chiamato “Big Mama Legacy”, con il quale è attualmente in tour nei maggiori teatri e festival italiani. Nel 2023, forma il quartetto “Alexithymia”, con Lorenzo Simoni  al sax alto, Alessandro Bintzios al contrabbasso e Michele Santoleri alla batteria. Con questa formazione, ha inciso un album in uscita ad ottobre  2023 per l’etichetta Wow Records. Nello stesso anno con il gruppo “Wasted Generation” (di cui è co-leader insieme a Iacopo Teolis alla tromba, Gabriel Marciano al sax alto, Giulio Scianatico al contrabbasso e Cesare Mangiocavallo alla batteria) pubblica per la Gleam Records l’album “Introducing Wasted Generation”, con la produzione artistica del contrabbassista di fama internazionale Joe Sanders.

Il repertorio del quartetto di Solimene alterna composizioni originali a rivisitazioni di standard jazz, sempre affrontate con un approccio personale e innovativo, in cui la spontaneità dell’improvvisazione si integra perfettamente con l’equilibrio strutturale dei brani. Un concerto ricco di energia, emozioni e raffinate soluzioni armoniche, che coinvolge il pubblico in un’esperienza sonora autentica e vibrante.