Si chiama “The Last 20“, ma sintetizzato è L20, proprio come il G20, il vertice dei leader della Terra. Ed è un’iniziativa che vuole proprio ribaltare la prospettiva, adottando quella degli ultimi Paesi del globo, quelli che si sono impoveriti e che soffrono della iniqua distribuzione delle risorse, dell’impatto del mutamento climatico, delle guerre intestine, spesso alimentate dagli stessi G20.
All’interno delle iniziative messe in campo in parallelo a quelle dei Grandi del pianeta, dal 24 al 27 settembre a Milano ci sarà un evento che parla di cambiamenti climatici e salute globale.

Il contro-G20 su clima e salute globale

Il comitato “The Last 20”, nato nel febbraio 2021, riunisce gli L20, i venti Paesi più “impoveriti” del nostro pianeta in base alle statistiche internazionali sui principali indicatori socio-economici e ambientali. In particolare si tratta di Afghanistan, Burkina Faso, Burundi, Repubblica Centrafricana, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Eritrea, Etiopia, Gambia, Guinea Equatoriale, Guinea Bissau, Haiti, Libano, Liberia, Malawi, Mali, Mozambico, Niger, Sierra Leone, Somalia, Sud Sudan e Yemen.

Il primo appuntamento organizzato dal comitato si è svolto a Reggio Calabria il 22 luglio scorso, con l’intitolazione simbolica di un ponte che unisce la città al suo porto, all’Ambasciatore Luca Attanasio e alla sua scorta, uccisi in Repubblica Democratica del Congo il 22 febbraio 2021, e proseguito al Parco Ecolandia. I temi centrali dell’incontro sono stati dunque quelli dell’immigrazione e dell’accoglienza.
La seconda tappa si è tenuta a Roma, dove si è parlato di insicurezza alimentare, povertà, fame, condizione femminile, analizzando le cause dell’impoverimento nei Paesi Last 20 e i percorsi d’uscita, dal punto di vista degli “ultimi”.

Dopo una terza tappa in Abruzzo e Molise, il prossimo week-end, dal 24 al 27 settembre, L20 sarà a Milano, presso la Casa della Carità e presso East River, per discutere di salute globale e delle conseguenze del cambiamenti climatici. «Due temi che sono legati, perché i cambiamenti climatici hanno un impatto sulla salute», osserva ai nostri microfoni Bruno Neri di Terres des Hommes che fa parte degli organizzatori.
Durante l’iniziativa si terrà un incontro dei giovani impegnati su questi temi, in vista della PreCop 26, l’incontro preparatorio del vertice sul clima che si terrà a novembre a Glasgow.

ASCOLTA L’INTERVISTA A BRUNO NERI: